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Il gioco della seduzione
 
Il gioco della seduzione 2013-01-30 11:25:33 Speachless
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Speachless Opinione inserita da Speachless    30 Gennaio, 2013
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it had to be you

mi chiedo cosa spinga i traduttori a modificare il senso del titolo in maniera così palese. certo in questo libro non si parla d'altro che di un "gioco di seduzione" ma il titolo in inglese era "it had to be you" = "dovevi essere tu". capisco che si tratta di marketing, ma non si può storpiare una traduzione fino a questo punto.
detto questo, il romanzo mi è davvero piaciuto.

ho amato Phoebe dalla prima scena e dalla prima sua battuta. È una donna consapevole del suo fascino, e lo usa come arma di difesa nei confronti degli uomini. sa come far cadere un uomo ai propri piedi, come modulare la voce e quante volte sbattere le palpebre per sedurre il suo interlocutore. veste con vestiti dai colori neon, con scollature al limite della decenza con tanto di Tacchi vertiginosi e una bionda chioma vaporosa.

ma come si dice, le apparenze ingannano. e,in questo caso, ingannano davvero tanto.

Nessuno si è mai posto il problema di chiedersi cosa, chi o come abbia spinto Phoebe a tanta stramberia, gli uomini in primis (una donna avvenente, vestita con abiti succinti e dai modi deliberatamente maliziosi =il paradiso in terra) (uomini perdonatemi).
molto più semplice pensare che una donna abbia bisogno di flirtare apertamente anche il giorno del funerale del proprio padre, solo perchè le va di farlo.
ma come è abbastanza palese che sia, Phoebe nasconde dietro la sua maschera, un oceano di sofferenze,paure,umiliazioni e carenze di amore che hanno segnato la sua infanzia e adolescenza.

è necessario quindi un buon osservatore per cogliere il velo di tristezza e paura che Phoebe cerca di nascondere continuamente dietro alla sua sensualità ostentata.
Dan forse riesce a fare tutto questo, ma non prima di averla disprezzata e aggredita verbalmente, perchè è il solo modo che conosce per comunicare, perchè difronte ai suoi modi sfrontati e maliziosi si sente completamente a disagio. (la miglior difesa è l'attacco).

gli ingredienti ci sono tutti per una bella e per niente semplice storia d'amore, e la Philips ha saputo gestire l'intero romanzo in maniera acuta. Mai scontato o banale, questo romanzo ti cattura, ti porta a mangiare le pagine, con la curiosità che aumenta man mano.
consigliato


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