Dettagli Recensione
C'è di peggio, c'è di (molto) meglio
Sono abituato a leggere gialli, noir e polizieschi, non mi sarei mai e poi mai voluto dedicare a questo libro. Ma, a seguito di alcune vicende mirabolanti, me lo sono ritrovato tra le mani e ho detto :"per giudicare, bisogna conoscere". Ho quindi intrapreso la lettura e posso dire di aver maturato un giudizio negativo.
I protagonisti sono sul disumano andante: Anastasia Steele è una giovane e brillante studentessa, bellissima, ma casta all' ennesimo livello (sì, ma dài!); Christian Grey è un uomo fattosi da sé, adone ricchissimo, eppure capace di disprezzare profondamente la sua persona. I due subiscono una metamorfosi quasi completa, come nelle migliori narrazioni di Ovidio: la prima diventa una assatanata di sesso ed orgasmi, pur rimanendo una timidona; il secondo, abituato da anni a relazioni sadomasochiste, si sta trasformando - mi sono fermato al primo libro, non andrò oltre - in un uomo follemente innamorato.
Non escludo del tutto che personaggi e "mutazioni" del genere possano esistere nella società in cui viviamo, ma di certo non rappresentano le persone comuni e le loro vicende, cui un lettore o una lettrice si sarebbero sentiti più vicini.
Trovo che il contenuto e lo stile siano ripetitivi e noiosi: oltre a presentare una reiterazione spasmodica delle medesime parole ("mormora", "aggrotta la fronte", "voglio/vuole di più", ecc...), la narrazione si caratterizza per infinite scene di sesso, intervallate da una trama inconsistente e mal sviluppata.
Non ho però ritenuto giusto assegnare 1 alle voci "stile", "contenuto" e "piacevolezza", perché, nonostante tutto, sono riuscito a leggere libri peggiori: ad esempio, "Pericle il Nero" di Giuseppe Ferrandino. Detto ciò, non vi consiglio di acquistarlo e provo una tristezza infinita per il fatto che "Cinquanta sfumature di Grigio" abbia venduto più di opere di intellettuali e validi scrittori del nostro Paese.