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pour épater le bourgeois
A periodi, la ricerca dello scandalo ritorna di moda.
Adesso, dopo che l'invasione di Cinquanta Sfumature ci ha lasciati spossati e finiti, ci si interroga sull'identità della narrativa erotica, questa sconosciuta.
O meglio, per il passato abbiamo grandi esempi (sempre basandosi sui gusti personali di ciascuno), ma per l'oggi? Visto che uno dei principali difetti imputati al best-seller sopra citato erano una costante piattezza delle scene di sesso (non il sesso alla vaniglia, quello era presente in tutte le salse...), le case editrici si stanno affannando a propinarci variazioni che dovrebbero essere più creative, e meno sbadigliose.
Questa è un'antologia di racconti, scritta da dodici diverse autrici contemporanee. Essendo un mix-max delle varie fantasie di ciascuna, è difficile dare un giudizio unico. Alcuni sono proprio raccontini, altri sembrerebbero avere maggiori pretese. In linea generale, la mia curiosità di partenza è rimasta tale, e nessuno mi ha particolarmente fatto strappare i capelli...........
Comunque, per chi volesse provare, lascio quattro assaggi (ma occhio agli ***SPOILER*****):
FANTASIE DI CARTA - Direi che qui la vera fantasia da invidiare non è tanto quel che sogna segretamente questa Emma, ma piuttosto il colpo di c…..che le capita nel momento in cui viene lasciata dal suo ragazzo perché non è abbastanza “Tigre” a letto.
Chi non vorrebbe avere, mentre si stanno ancora raccogliendo i cocci del cuore spezzato, due generosissimi vicini di casa gay, che si incaricano (e in modo del tutto disinteressato) di aiutarla a rilassarsi, prenotandole lussuose stanze d’albergo, mettendole a disposizione parrucchiere-estetiste personali, nonché prestanti amici per “giocare” in allegria?
Come non meravigliarsi se poi Emma riuscirà a superare indenne il momentaccio e a non rimpiangere affatto l’ex-fidanzato…Raccontino simpatico, con al centro una protagonista spudorata, che se la gode un sacco. Morale: chi trova un amico trova un tesoro, ma chi ne ha due…vive moooolto meglio!
LA SFIDA - Megan Hart è brava a intersecare in questo racconto la storia di amicizia di Kat e Dean che assume sfumature diverse, con le storie d’amore che entrambi hanno con i rispettivi partner e che non vogliono decollare (perché, alla fine, il problema è sempre quello: l’Amore Vero, quando arriva, fa’ paura…..).
Kat e Dean sono colleghi e grandi amici da anni, e tra loro vi è una forte complicità; così finiscono sempre per raccontarsi i loro segreti e i loro tormenti, aiutandosi a vicenda. Finché Dean non ha l’idea di provare a rilassarsi insieme una sera, per cercare di vedere le cose da una prospettiva “diversa”…
Racconto a tratti anche ironico e tenero, specie quando descrive le incertezze dell’intraprendente Dean, all’opera di fronte al corpo femminile, dove non ha idea di che punti toccare e sembra davvero un alieno in esplorazione in un mondo sconosciuto.
RITUALE PROIBITO - Mah, questo non mi è proprio piaciuto.
Fin dall’inizio si capisce praticamente tutto, però chi legge confida nel fatto che tutto questo parlare e parlare tra i due, e le loro discussioni, e le loro riflessioni su questo benedetto rituale dello Shibari, e il loro esaminare i colori e le tipologie di corde, eccetera, eccetera, porterà alla fine a qualcosa di interessante (perlomeno intrigante, trattandosi di un raccontino definito erotico…). E invece no. Almeno per me, qualche sbadiglio di troppo.
SETTE GIORNI IN PRESTITO - Questo sinora è senza dubbio il meglio scritto e il più intrigante.Qui c’è davvero un legame fisico-sentimentale complesso, che all’apparenza può sembrare quasi distorto o malato, ma che, visto con gli occhi di Eleanor, può davvero essere scambiato per una qualche forma di amore.
Eleanor, abituata fin da ragazzina, ad essere la schiava sottomessa di un amante-padrone molto più maturo, viene da lui prestata ai vari amici, proprio per sottolineare la proprietà esclusiva che lui ha su di lei. Immagino che ci siano persone come Eleanor che possano trarre gran motivo di felicità e di appagamento dall’essere considerati non partner ma possesso di qualcuno. Io non sono tra queste, però la bravura della Reisz stà nel rendere in qualche modo credibile questo tipo di rapporto (dove credibile non vuol dire necessariamente condivisibile…).
Eleanor e Daniel condividono gli stessi gusti sessuali e la stessa passione per i libri, e i sette giorni che si troveranno a vivere forzatamente insieme, in una grande casa isolata dalla neve, saranno giorni e notti che lasceranno il segno. Lo stesso Daniel verrà quasi travolto dalla carica impetuosa di Eleanor, che è una specie di campionessa del sesso estremo, anzi un’entusiasta convinta: non solo lei ha sperimentato tutto, ma conosce tutti i trucchi di posizionamento, e di contrazione dei muscoli, e di respiro, ecc. Da segnalare due colpi di scena (uno sull’identità del Padrone di Eleanor) e uno finale che, effettivamente, spiazzano un po’, e lasciano un sapore amarognolo.