Dettagli Recensione
Forse sì, forse no terzo atto
Resto nuovamente neutra sullo stile (non mi piace molto ma c'è di peggio).
trovo questo libro piacevole come un Harmony e, come tale, lo trovo costoso rispetto a quanto offre.
trovo questo libro con un contenuto incosistente da rimpiangere quasi la carta sul quale è stampato. Ovvio che quando una persona legge il grigio e poi il nero, non può rinunciare a leggere e finire il rosso.
la mia domanda è: perché mai l'autrice ha sentito la necessità di scriverlo? sin dalle prime pagine sembra semplicemente una storia scritta perchè obbligata, quando l'ispirazione dell'autrice (se così vogliamo chiamarla) si era esaurita.
trovo infine che questo sia il libro peggiore dei tre, appunto perchè non ha ragione di essere. se il primo era la novità e il secondo era un infilarsi di sentimenti che potevano anche risultare vagamente interessanti, questo terzo è tirato per le orecchie, come un bambino recalcitrante che non vuole andare a scuola.
fa lo stesso effetto.