Dettagli Recensione
La bella addormentata sul tatami
Ci sono i racconti lenti e ci sono i racconti meravigliosamente lenti, metamorfosi dello stile.
Una dilazione del tempo che se in un certo romanzo si riverserebbe nella noia , altrove non e’ altro che appropriata bellezza.Con Kawabata, in particolare in questo libro, lentezza e’ splendore.
Prendete un fiore, un fiore di magnolia. Saldamente ancorato al suo ramo, immobile, eppure splendido nelle sfumature dal rosa al bianco latte, inebriante il suo profumo. La sua staticita’ ci permette di osservarlo meglio, godendone appieno.
Esiste una casa, in Giappone, dove giovani donne vengono profondamente addormentate da un narcotico e stese svestite su un tatami alla luce della luna , ingoiate da un sonno piacevolmente profondo. I clienti di questo luogo sono uomini anziani per lo piu’ resi impotenti dall’eta’, cui e’ concesso di coricarsi accanto alla ragazza senza farle del male, e passare la notte dormendole accanto.
Educhi, sessantasettenne ancora padrone del suo vigore , passera’ alcune notti nella casa riposando accanto ad una giovane inerme, ammaliato dalla bellezza della fanciulla, combattuto tra l’eccitazione sessuale ed il buon senso, perso nei ricordi rievocati da quel corpo.
LA CASA DELLE BELLE ADDORMENTATE e’ un romanzo che si sviluppa in notti immobili, coricate anch’esse come un uomo e una donna su un tatami. Vagano la mente, i ricordi, le sensazioni.
La staticita’ dei corpi infonde la bellezza di quella magnolia sul ramo.
Originale la trama tanto quanto pericolosa, basterebbe un attimo per inabissarsi nell’abuso.
Non manca di un sottile erotismo e di una forte sensualita’ questo libro, il lirismo dell’autore e’ profondo e meraviglioso nell’accostamento onirico ragazza-fiore.
Tanto e’ piacevolmente approfondita la descrizione delle giovani, tanto lo e’ la sua splendida visione dei fiori. E cosi’, ci si ritrova ad accostare la bellezza lussureggiante di una peonia appena sbocciata col viso dalla pelle liscia e le guance rosee di una ninfa avvolta nel sonno.
Cadono i petali, gli anni portano solitudine, giacere accanto alla giovinezza trasmette refrigerio di alcune gocce di vita, momentanea consolazione all’isolamento della vecchiaia.
Per chi ama la letteratura giapponese del ‘900, fiori di ciliegio , camelie, kimono di seta, tè verde, l’oriente e le sue tradizioni …Buona lettura.
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Commenti
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Lo stile ed i contenuti sono molto Giappone d'alti tempi, come dici tu.
La postfazione di questo libro e' proprio di Mishima !
Pensavo proprio di dare un'occhiata alla sua bibliografia, il tuo commento cade a puntino, do un'occhiata a LA VOCE DELLE ONDE, grazie !
Non lo conoscevo ma lo metto subito in wl, grazie per avermelo fatto scoprire!
:)
E' un autore un po' particolare, anacronistico, speriamo ti piaccia !
In realta nell'edizione ci sono anche altri due "romanzi brevi " di cui non ho parlato : UCCELLI E ALTRI ANIMALI e IL BRACCIO. Il primo racconto, che da il nome al romanzo, e' ovviamente il migliore.
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