Dettagli Recensione
il porno è un pretesto
il porno in questo lobro c'entra e non c'entra.Non aspettatevi cose tipo"delta di Venere",(che tra l'altro non ha niente di erotico), perchè rimarrete delusi.Sul set di una gang bang, tre personaggi in fila ad aspettare il loro turno fanno i conti con le lloro coscienze e i propri fallimenti quotidiani,mentre il porno è visto come un veicolo per esserci,apparire,per dimostrare al mondo che anche lo schifo e il degrado può essere una maniera per lasciare il segno.le descrizioni di atti sessuali di sensuale ed eccitante non hanno nulla:sono poetiche come la descrizione di un banco di macelleria coi suoi quarti di bue e le bistecche.A tratti grottesco, mi ricorda molto un lavoro di Ammaniti, "Che la festa cominci",dove il finale è l'apoteosi del kitsch.
Tuttavia è un libro che a me ha fatto un pò riflettere: lo sapete che Annabel Chong è stata stuprata da ragazzina, prima di darsi al porno? Vuol dire che l'essere umano ha il tarlo della perversione, oppure che a volte le vittime, per esorcizzare il male subito,diventano i peggiori carnefici ?L'essere umano cerca la catarsi di se stesso autoinfliggendosi il male?
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