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Per quarantenni (uomini e donne) un pò vissuti
I molti commenti che questo libro può generare sono quasi sempre relativi al suo contenuto scandaloso ed allo sfondo sessuale, così esplicito e morbosamente descritto da suscitare imbarazzo.
Il fatto è che noi quarantenni, uomini e donne senza distinzione, siamo al "giro di boa" di una vita a volte faticosa e difficile, spesso dolorosa e "lo spettro della fine", come scrive Piccolo riflettendo sugli anni che, trascorrendo inesorabilmente, insultano il nostro corpo, anche se lontano e vago, inizia a mostrarsi con tutta la sua oscura potenza devastatrice.
"L'orizzonte vago della decadenza spinge con tutte le forze verso il presente e quindi si compie finalmente la concretezza della vitalità, qui ed ora." Basta questa frase a far comprendere l'apparente immorale ed ossessiva ricerca di amore e sesso da parte del protagonista che, non dimentichiamolo, non ha un nome e quindi si fa portavoce e simbolo di istinti "primordiali" della natura umana.
Questo maschio, a suo modo, ama immensamente le sua donne, che siano amanti, moglie o figlia.
E le sue donne, ricordiamolo, sono stupende perchè "...conservano la loro bellezza nell'imperfezione, nelle tracce di decadimento".
Con uno stile apparentemente semplice ma avvincente, veniamo catapultati sin dall'inizio nel mondo interiore di questo personaggio che sarà anche scandaloso, amorale ed egoista, ma criticare è facile e sopratutto...chi è senza peccato scagli la prima pietra!
Da leggere per i tanti spunti e commenti che fornirà ad uomini e donne che hanno voglia e coraggio di guardarsi dentro