Dettagli Recensione
Le due facce del maschio
Per la prima volta mi trovo pienamente concorde sulla scelta del titolo del libro. Separazione del maschio, infatti di questo si tratta: di un maschio, un essere maschile che ragiona secondo impostazioni mentale dettategli dalle convenzioni sociali che al maschio s'adattano, quasi si impongono: provarci con una bella donna come dovere maschile, affermare il proprio spazio vitale e difenderlo fino alla morte, perseguire egoisticamente sempre e solo i propri piaceri. E della sua “separazione”, quasi vitale. Da una parte un padre amorevole e protettivo, innamorato perso di sua figlia e con tutta l'intenzione di starle accanto nella crescita; dall'altra un uomo carnale, senza il mino senso di colpa -da sua stessa ammissione- che si barcamena tra molteplici relazioni ed enormi segreti, provando addirittura un adrenalinico piacere da questo terrore di perdere tutto in seguito alla scoperta e caduta del suo castello di carte.
E' un libro molto mentale. Nel presente non succede nulla o quasi: di fatto il tempo e le azioni sono molto limitate. Il vero sugo del libro sono tutti i ricordi, le riflessioni, le spiegazioni che l'uomo, padre, marito, amante compie; senza una chiara scansione cronologica né tematica. Forse un po' buttati alla rinfusa, ma per questo molto d'effetto.
“Mi si è aperto il mondo maschile”, ho letto nelle recensioni sopra, ed effettivamente è stato così anche per me. Credo che il 95% di uomini ragionino, a linee generali, secondo gli stessi stereotipi mentali. Certo con un po' di senso di colpa in più, SPERO!
Mi sono tanto tanto arrabbiata più volte durante la lettura, per la veridicità crudele e cruda di ciò che Piccolo racconta: fatti quotidiani che conosciamo e ci passano sotto il naso ma che difficilmente ammetteremmo di conoscere. Il solo arrabbiarmi così spesso dimostra la bravura dell'autore nel mettere in scena e raccontare senza freni e senza bugie la psicologia maschile.
L'unica cosa che non ho proprio apprezzato sono le scene di sesso – presenti ma nemmeno troppo. Forzate, esagerate, superflue. In un libro tanto mentale credo che certe scene intere potessero essere tagliate. Okay i particolari della fissa del culo femminile, o la descrizione dei corpi femminili delle donne che ama, ma le scene di sesso senza spiegazione né senso intrinseco mi hanno disturbato molto. Non per la morale (dopotutto io leggo Bukowski!) ma per il senso di “fuori tema” che danno.
In generale credo sia un libro-perla che ogni coppia – LUI E LEI – debba leggere per conoscersi (e accettarsi) meglio!
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:-)