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Una vita
Un breve romanzo dell'autrice francese A. Arnaux. Ovviamente, a sfondo 'autobiografico'.
Redatto dopo la scomparsa della madre. Un modo per elaborare il lutto? In letteratura, sarebbe un'interpretazione assai riduttiva..
Con una scrittura "più neutra possibile", la narrazione si dipana lungo un destino che ci fa comprendere come nessuna persona è 'qualunque' .
La figura materna che emerge è di una donna ambiziosa e pragmatica, che si è sforzata di conformarsi al giudizio più benevolo che si poteva esprimere sulle ragazze che lavoravano in fabbrica, "operaia ma seria" .
Sposa un giovane con "un'aria distinta" che diventerà il padre della narratrice.
Una donna "fiera di essere operaia ma non al punto di restarlo per sempre, con il sogno dell'unica avventura alla sua portata: prendere in gestione un negozio di alimentari. Lui l'ha seguita, era lei la volontà sociale della coppia" .
L'autrice afferma che, "scrivendo, vedo ora la 'buona madre', ora la 'cattiva' . Per sfuggire a questa oscillazione che ha origine nella più remota infanzia, (...) scrivo nella maniera più neutra possibile", appunto, che rimane comunque la cifra del suo stile letterario: le consente di dare il meglio di sé. Qui indubbiamente ci riesce.
Indicazioni utili
letteratura a sfondo biografico/autobiografico