Dettagli Recensione

 
L'altra figlia
 
L'altra figlia 2023-01-19 17:47:32 cesare giardini
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
cesare giardini Opinione inserita da cesare giardini    19 Gennaio, 2023
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

"Lottare contro la lunga vita dei morti".

“ L’altra figlia” è la sorellina dell’autrice, morta di difterite nel 1938, all’età di sei anni, due anni prima della nascita di Annie Ernaux. Il romanzo è un racconto di poco meno di cento pagine sull’indelebile ricordo della piccola, presente in una vecchia foto ingiallita incollata su un libretto: un ricordo che non si attenua con il passare del tempo e che induce Annie ad una serie di considerazioni su un passato ormai lontano, ma sempre sorprendentemente evocato, ed un presente che non è solo insieme di ricordi, ma riflessioni profonde sulla vita, sulla morte, su quello che poteva essere e non è stato. In famiglia non se ne è mai parlato: i silenzi dei genitori sembrano evocare un dolore mai interamente sopito, qualcosa di indicibile talmente grande e sofferto da non poter neppure far riemergere ricordi. Solo un giorno, che l’autrice ricorda benissimo, la madre si lascia andare a confidenze con un’amica: Annie ascolta di nascosto, e viene a sapere che la sorellina era “buona”, mentre lei si comporta invece da “saputella, insolente e pestifera”. La rivelazione suscita rabbia e dolore : la sua vita cambia, nasce una crescente diffidenza nei confronti dei genitori, il confronto con la sorella suscita sensi di colpa, curiosità mista ad una inconfessabile gelosia. Le sembra quasi che la morte della piccola possa aver permesso a lei di sopravvivere, soprattutto quando, colpita da una grave infezione tetanica, riuscirà miracolosamente a cavarsela, grazie anche, secondo la madre, all’acqua benedetta ottenuta durante un pellegrinaggio a Lourdes. L’ingenuità della madre sembra placare Annie, in fin dei conti capisce che vogliono bene anche a lei e che lei stessa nutre per loro un affetto profondo, forse non interamente manifestato.
Il lungo racconto non può considerarsi narrativa, e neppure un diario: sembra una lunga lettera alla piccola scomparsa, l’esposizione di sensazioni, piccoli fatti, minuziose riflessioni, a volte intense, profonde, toccanti, soprattutto quando viene affrontato quel demone oscuro che è la vita, il destino, il rimpianto di come poteva essere e non è stato e soprattutto la convinzione che “ tu (la sorella) sei morta perché io sopravvivessi …”.
Annie Ernaux non desidera essere sepolta accanto ai suoi, perché si considera lei stessa “l’altra figlia”, quella fuggita via, lontano da loro. Immaginando di rivolgersi direttamente alla sorella che non c’è più, le sussurra che vuole “saldare un debito immaginario, dandoti a mia volta l’esistenza che la tua morte mi ha dato, oppure farti rivivere e rimorire per liberarmi di te, della tua ombra”.
“Lottare contro la lunga vita dei morti”.
Ecco, questa breve frase è forse la sintesi di tutto, dolore, rimorso, rimpianti, speranze.
Lo stile narrativo è scarno, severo, evocativo: leggendo, ognuno di noi potrà sicuramente trovare riflessi della propria vita.





Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Altri libri della scrittrice.
Trovi utile questa opinione? 
70
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

2 risultati - visualizzati 1 - 2
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

siti
20 Gennaio, 2023
Segnala questo commento ad un moderatore
Ciao Cesare, molto bello il tuo commento, un altro tassello biografico alla sua opera-vita, una biografia sparsa sembra la sua produzione, il cui potere è proprio l'evocazione. Un'autrice interessante della quale temo però di stancarmi presto.
Vedo, Cesare, che tu hai apprezzato maggiormente il libro di quando l'abbia gradito io.
Vi ho trovato una scrittura gelida, direi tombale. E senza un briciolo di senso autocritico, cosa che mi ha sorpreso.
2 risultati - visualizzati 1 - 2

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.4 (2)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Triste tigre
Il mio sottomarino giallo
Psicopompo
Un'estate
Le schegge
Perdersi
Dipendenza
Gioventù
Infanzia
Nuoto libero
Il ragazzo
Gli anni
Le inseparabili
Abbandono
Chiamate la levatrice
Un pollastro a Hollywood