Dettagli Recensione
odi et amo
Il secondo volume dell'autobiografia dell'autore ha come tema centrale l'amore e tutto ciò che ne consegue. Come nel primo volume, ci troviamo guidati in un mare di ricordi (in parte romanzati) ma pur sempre intimi che Knausgard sente l'esigenza di condividere con i suoi lettori.
Vi è la solita alternanza di descrizione del quotidiano mescolata alle fitte descrizioni paesaggistiche e il tema principale viene affrontato tra un ricordo e l'altro.
Ancora una volta Karl Ove vuota il sacco: parla della vita amorosa con la prima moglie Tonje e poi dell'infelicità di quel rapporto, probabilmente causato dalle nozze in giovane età. La decisione di distaccarsi da lei trasferendosi a Stoccolma all'improvviso. Il ricordo di una donna incontrata a un evento letterario: Linda. Lei era uno dei pochi contatti in quella città così diversa da quelle norvegesi; così sconosciuta. Poi arriva il destino o forse un insieme di casualità nel piano dell'universo: lo scrittore trova un appartamento nello stesso edificio della donna. Decide di non prenderlo, la vergogna sarebbe troppa. Ma forse è un segno... Trova il modo di contattarla, si innamorano, tutto questo mentre Tonje è in attesa di una risposta. Arriva poi il tradimento, il divorzio, il nuovo matrimonio con Linda.
In questi eventi non c'è una storia con una morale che deve far riflettere qualcuno. Sono episodi di vita vissuta; nudi e crudi, portati alla luce della profondità del proprio cuore per poter trovare una catarsi nella scrittura per via dell'imperfezione umana e del mondo.
All'inizio l'amore da carica, aria fresca, si prova persino paura all'idea di contaminare quella possibile felicità, c'è speranza e allo stesso tempo vi è il terrore del rifiuto. Quando l'amore è corrisposto si vive in una continua luna di miele: le difficoltà e i problemi non ci sono, tutto è perfetto. Poi il tempo arriva a dare una strigliata all' inconsapevolezza degli amanti e anche un primo figlio.
L'autore quindi apre la parentesi delle difficoltà vissute sia in coppia, sia legate alla sua partner che personali. La coppia è un agglomerato di fragilità che in certe situazioni emergono spaventosamente con crisi, litigi, pianti, voglia di isolamento. La parte difficile e reale dello stare insieme emerge così come l'odio versi l'altro: un ladro del proprio tempo. Knausgard vive il dilemma della sua vena artistica continuamente minata dalle incombenze quotidiane di una vita famigliare appena sbocciata. Così ciò che era una favola, a volte diventa un incubo e poi ritorna una favola e così via... L'autore come sempre non si fa scrupoli a mostrarci la duplice essenza delle cose: lo Yin e lo Yang, uniti, inseparabili, seppur con mille contraddizioni.
Arrivano altri due figli, i momenti di vicinanza e allontanamento si alternano alla vita che egli cerca di comprendere nel suo mistero, con i suoi "scavi archeologici" nelle profondità del mondo
Indicazioni utili
Commenti
3 risultati - visualizzati 1 - 3 |
Ordina
|
volendo puoi iniziare da uno qualsiasi, non c'è un filo logico preciso. Ma io seguo l'ordine dell'autore :)
3 risultati - visualizzati 1 - 3 |
Ne sono molto incuriosito. Ovviamente occorre iniziare dal primo volume; almeno, penso.