Dettagli Recensione
“Ne manca una, mancano tutte”
“Quando ti muore il marito sei vedova. Quando ti muore il padre, sei orfana. Linee gerarchiche, verticali. Io non sono né l'una né l'altra. Sono qualcosa che non ha nome, perché la mia perdita è orizzontale... Non hanno inventato nessuna parola per una sorella rimasta senza sorella”.
Marcela Serrano si mette a nudo in un momento della sua vita davvero critico. Le è morta la cara sorella Margarita e nel suo periodo di lutto decide di dedicare un libro alla sorella spiegando bene di cosa si tratta:
“Ebbene, questa non è una biografia di Margarita, sono soltanto appunti sull'elaborazione di un lutto, ma è stata lei a evocarli, è lei la protagonista di questo libro”.
Quello che ne viene fuori è proprio “Il mantello” un libro che non ti aspetti dove oltre all'amore per la sorella si scopre anche l'importanza che tutta la sua famiglia ha per l'autrice.
La troviamo bambina, ragazza, viva e felice insieme alle sue sorelle e poi c'è lei la protagonista con cui l'autrice ha un legame speciale e profondo. Sono proprio come nella famiglia di “Piccole donne” solo molto più privilegiate ma anche loro hanno avuto le loro battaglie da combattere e Margarita più delle altre. Il vuoto che si è lasciata dietro fa capire la bella persona che era.
Oltre allo stile della Serrano che avevo già potuto apprezzare in altre opere, qui ho apprezzato molto anche la copertina del libro, spesso ci sentiamo sole quando perdiamo qualche persona cara, ma nel nostro cuore il loro posto è sempre pieno.
Un libro che consiglio per la forza che l'autrice ha trovato nel pubblicarlo, non tutti hanno il coraggio di mettersi a nudo e sono rimasta sorpresa nel trovare una Serrano a volte “sboccata” come si dice, quando ci vuole ci vuole.
Buona lettura!
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Commenti
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Non ho mai letto la nota autrice, ma la tua recensione mi ha destato curiosità per questo libro. Ho chiaramente percepito che si tratta di un libro 'autobiografico' di una certa profondità.
Penso sia opportuno che, attraverso internet, approfondisca meglio la conoscenza di questa scrittrice, che ho sempre frettolosamente accantonato.