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L'educazione
 
L'educazione 2021-04-25 20:16:02 68
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68 Opinione inserita da 68    25 Aprile, 2021
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Definizione di se’

....” Quella sera chiesi il suo aiuto e lei non rispose. Mi abbandono’. Rimase dentro lo specchio.Le decisioni che presi da quel momento in avanti non erano quelle che avrebbe preso lei. Erano le scelte di una persona cambiata, di una persona nuova. Potete chiamare questa presa di coscienza in molti modi. Chiamatela trasformazione. Metamorfosi. Slealtà. Tradimento. Io la chiamo un’ educazione “...

Il viaggio formativo di Tara Westover, nata nel 1981, cresciuta in una famiglia mormona tra le montagne dell’ Idaho, senza essere mai andata a scuola, senza un certificato di nascita ne’ un libretto sanitario, ignara del mondo esterno, la consegna a una ridefinizione di se’ e dei propri affetti, alla scrittura di un’ altra storia, ad abbandonare un passato che per anni ritorna riportandola a se’, in un continuo gioco di specchi, costringendola a una scelta definitiva.
Ha trascorso l’ infanzia preparandosi ai giorni dell’ abominio, passando le estati inscatolando pesce e gli inverni a fare la scorta delle provviste, istruita ai ritmi della montagna, alla ciclicità dei cambiamenti.
Il padre Gene è ossessionato dal pensiero degli illuminati, con un desiderio di autonomia che sottragga la propria famiglia alla tirannia dello stato, la madre è un’ ostetrica e naturopata che esce dalle stanze ogni volta che il marito vi entra, il fratello maggiore Shawn un individuo violento e pericoloso con evidenti disturbi psichici. Una famiglia vissuta in uno stato di ipnosi, nell’ isolamento e nell’ immensità di spazi aperti che rendono irrilevanti le questioni umane.
Paranoia e fondamentalismo le stanno rovinando la vita, la sua educazione passa attraverso le ore passate su una scrivania presa in prestito, cercando di analizzare piccoli frammenti di dottrina mormona e di imitare un fratello così buono che ama la scuola ( Tayler ) e che....” mi aveva abbandonato “... acquisendo una dote fondamentale, la pazienza di studiare cose che non riesce ancora a capire.
La cultura della sua famiglia è da autodidatti, dopo ore di lavoro passate in discarica, ma in lei è stato piantato il seme della curiosità. Lavorare in discarica le mostra un mondo filtrato dagli occhi paterni, ignorando l’esistenza di gente diversa, che va a scuola e crede nei medici, che non si prepara ogni giorno alla fine del mondo.
Tara vorrebbe un padre diverso, più protettivo, un eroe immaginario, qualcuno che non la abbandoni nella tormenta e che si prenda cura di lei. Sa di essere destinata ad altro ma non ne conosce ancora il significato. In lei qualcosa è cambiato, la coscienza di essere stata scolpita da una tradizione voluta da altri, da una narrazione alienante, un semplice soldato in una guerra che non capisce.
L’ incertezza non è debolezza, l’ impotenza una fragilità che esprime forza, la consapevolezza il pensare con la propria testa, costruendo una voce unica e forte. Un diario imbevuto di pagine vuote e riflessioni protratte sull’ enorme potere concesso alle persone che ama, l’ estremismo della fede si rivela un’arma a doppio taglio e il disturbo bipolare può rovinare una famiglia.
Per Tara è il momento di vivere una vita normale, di allontanarsi, creandosi un’ idea di famiglia al di fuori dei legami di sangue, di costruirsi un passato nuovo, riducendo il vecchio a uno spettro, inconsistente e inoffensivo, di proiettarsi nel futuro.
Gli anni di studio, gli approfondimenti, la fiducia in se’ stessa, il college, l’approdo a Cambridge, alcuni insegnanti, nuove amicizie, le consegnano visioni diverse. Il presupposto per crescere sta nella capacità di abbracciare più idee, più storie, più punti di vista.
Resta la vita trascorsa nella propria infanzia, un puzzle di cui non avrebbe mai capito le regole, una specie di gabbia fatta per rinchiuderla. Qui ... “ c’era una sola cosa, i miei ricordi, rinchiusi in una scatola “...
Il viaggio nella conoscenza di una giovane donna coraggiosa e intelligente per ridiscutere il se’ e il proprio mondo. Alcuni affetti resteranno, altri svaniranno, il delirante potere che qualcuno esercita su vita e destino altrui ripudiato e rispedito al mittente. Lo specchio proietterà un’ immagine diversa, sgombra da anomalie, errori e diavolerie ribaltandone il credo e la storia famigliare.
Una cicatrice rimarrà in lei per sempre, chiusa nella scatola della memoria, un futuro di piena consapevolezza, cresciuta e forgiata da questa educazione autoimposta, la attende.

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