Dettagli Recensione
Van Gogh
Mi aspettavo molto di più da questo libro.
Dopo aver letto "La vedova Van Gogh" anelavo di poter leggere le famose lettere di Vincent a suo fratello i cui frammenti avevo intravisto.
Da questa collezione di lettere traspare ben di più.
Lo ammetto, mi è caduto un mito.
Adoro Van Gogh e la sua notte stellata fa da sfondo al mio cellulare oltre ad esserne stata la custodia per diverso tempo, ed in genere, adoro tutti i suoi quadri..
ma a che prezzo sono stati fatti?
Con il senno di poi Vincent aveva largamente ragione, la sua arte sarebbe stata riconosciuta e amata da tutti ma in quel momento come ha potuto pesare così tanto sulle spalle del fratello più giovane?
Le sue lettere sono costellate da richieste continue di soldi e il suo mantenimento mensile corrispondeva a uno stipendio di un lavoro onesto..
Lettere infinite, sproloqui interminabili per sviare l'attenzione a quello che in primo e in ultimo viene ribadito, la richiesta di soldi.
Nelle prime lettere non viene espresso così tanto il bisogno di denaro, sostituito da un fermento religioso (presto abbandonato) tipico della professione che aveva intrapreso. La pesantezza di queste lettere era poco sostenibile dalle rare notizie di arte e letteratura sparse qua e la.
Durante l'amore non corrisposto ho trovato le sue lettere più belle. Il suo "lei e nessun'altra" proclamato a più riprese mi ha fatto battere il cuore. Anche il periodo di convivenza con la donna e il bambino, che lui vuole sposare contro tutto e tutti, nonostante la classe di appartenenza inferiore sono belle e piene di sentimento per questo amore non convenzionale, ma i soldi sono la sua preoccupazione, quelli e i suoi quadri.
Non so cosa mi aspettassi dalla lettura delle sue lettere, ma non di certo un estratto conto delle sue spese...
Il suo animo tormentato si evince dalla lunghezza delle lettere, dal suo continuo cambio di argomento, un flusso di pensiero ininterrotto, dalle preoccupazioni, prima per la sua vocazione, poi per l'amore non corrisposto, i rapporti difficili con padre, la convivenza con una prostituta che è stata costretta a lasciare, i suoi ricoveri.. umori altalenanti che si percepiscono dalle parole sull'arte e i quadri, suoi e dei suoi contemporanei, ma quando arrivava il momento, ecco il conto da pagare..
Lui così abile col pennello da riuscire a mostrare l'anima delle cose, lui, si trasformava in un mero contabile. Sì per far arte servono i soldi, e sicuramente il mondo senza le opere di Van Gogh sarebbe un mondo più triste, ma non riesco a conciliare il pittore con colui che ha scritto queste lette chiedendo in continuazione di essere mantenuto...
Vorrei mantenere la mia idea romantica del pittore incompreso, ma presumo che, dopo la lettura di queste lettere non mi sarà più possibile.
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Commenti
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@archeomari: grazie per il consiglio! Sì probabilmente è tutta colpa mia che mi sono fatta un idea troppo romantica stile "pittore dannato". Ma col senno di poi sono stati davvero soldi ben spesi!
@Mario Inisi@ alcune lettere sono davvero bello, ma sì, ci sono molti estratti conto e penso che questa non sia nemmeno la versione estesa delle sue lettere
@Emilio Berra TO: sì purtroppo le mie aspettative sono andate deluse, mi ero fatta un idea troppo romantica, Ma se vuoi, puoi provare "la vedva Van Gogh" di Camilo Sanchez. A me era piaciuto
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