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Philippe e Thomas
Philippe Besson si mette a nudo.
In questo libro autobiografico si dona completamente al lettore, non si nasconde più dietro le parole di qualche suo personaggio, ma diventa contemporaneamente autore e attore della storia.
Una storia struggente, malinconica...
Un amore giovanile intenso, difficile, pieno di tormenti e contraddizioni.
Un amore taciuto, nascosto, vissuto nella clandestinità.
Un amore omosessuale.
Philippe e Thomas si sono amati nel 1984, appena diciassettenni, in una Francia per nulla pronta ad accogliere la passione fra due giovani ragazzi.
Philippe...di famiglia borghese, destinato a studi brillanti e consapevole del proprio orientamento sessuale.
Thomas...figlio di contadini, solitario, introverso, e terrorizzato all'idea di essere quello che è.
Al riparo dagli occhi della gente, chiusi in un cinema, in una cameretta o in un ripostiglio della scuola, riescono ad amarsi, a vivere un amore esclusivo, tutto per loro...ma pur sempre "prigioniero" del pregiudizio.
A distanza di trent'anni, e dopo un incontro inaspettato e decisivo, Besson (ormai divenuto scrittore) decide di portare alla luce questa storia vissuta nell'ombra, fatta di silenzi...e lo fa senza alcuna vergogna, con l'urgenza di chi vuole dare voce a chi non ha il coraggio di dire "io sono questo".
Un libro spudoratamente sincero, che sarà costato tanto all'autore in termini di lealtà, non tanto verso se stesso, ma verso colui che ha amato ed ha vissuto tutta la vita nascondendosi, rinnegandosi...
Questo libro è per tutti quelli come Thomas, per tutti quelli che non ce la fanno, che ogni giorno, guardandosi allo specchio, mentono a loro stessi.
Una confessione bellissima.
Un autore sensibile che mi aveva già conquistato con "E le altre sere verrai?" e che continuerò a seguire...