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Chi è " l'altra " ?
Si tratta del mio primo incontro con l'autrice. Per la verità un incontro non esaltante con un testo ben scritto, in modo essenziale, ma dalla freddezza del marmo di una tomba.
Il libro, verosimilmente autobiografico, parte dalla scoperta della narratrice, quand'era bambina, di non essere la primogenita, come aveva pensato, bensì di essere nata dopo la morte della sorella. L'ha appreso in modo traumatico, durante la conversazione della madre con un'altra signora : "è morta come una piccola santa"; "era più buona di quella lì". "Quella lì" era ovviamente lei.
Di qui la sensazione di non essere buona, di non essere all'altezza.
In effetti però era amata e amorevolmente curata dai genitori, ma continuava a persistere in lei l'implicito confronto con l'altra, "la bambina invisibile di cui non si parlava mai, la grande assente da tutte le conversazioni. Il segreto". Il suo nome non veniva mai pronunciato, ma settimanalmente i genitori, a turno, andavano furtivamente al cimitero con un mazzo di fiori.
Loro tacevano per 'proteggere' la figlioletta viva; il delicato fantasma dell'altra, però, pareva essere presente ovunque, interiorizzato forse per sempre.
Il racconto non contiene rimproveri espliciti; dice comunque che "i genitori di un figlio morto non sanno ciò che il loro dolore fa a quello vivo".
"L'altra figlia" : titolo ben scelto; di un'ambiguità sospesa.
Chi è, in fondo, "l'altra" figlia ? La sorella defunta oppure la narratrice stessa ?
Indicazioni utili
letteratura autobiografica
Commenti
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E' l'unico libro dell'autrice che ho letto, ma ne ho ricavato proprio una gelida impressione.
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Un caro saluto,
Manuela