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Volevo tacere
 
Volevo tacere 2017-07-21 12:43:23 Mian88
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
Mian88 Opinione inserita da Mian88    21 Luglio, 2017
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Tacere o non tacere..

Con “Volevo tacere” Sandor Marai ci rende depositari della memoria, custodi di quel che accadde alla cultura borghese ungherese nei dieci anni che ebbero inizio con il giorno dell’Anschluss, ovvero con il giorno che segnò la fine dell’indipendenza austriaca. Come molti sapranno, con quell’avvento, cadde parte di ciò che ancora restava della vecchia Europa e con questa opera, l’autore, si prefigge l’obiettivo di narrare quelli che furono i principali eventi successivi al medesimo.
Da qui il dilemma: tacere o palesare quel dissenso insito nella realtà circostante? Subire e vivere degli eventi storici o analizzare i fatti in modo chiaro, obiettivo ed inequivocabile?
Ed è questa seconda opzione quella che viene intrapresa dallo scrittore. Egli, attraverso l’espediente di un resoconto imparziale e completo degli avvenimenti, ci guida tra le trame di quel progresso non raggiunto, in quell’assenza di riforma agraria, in quell’immobilismo economico che paralizzò lo stato per anni e anni, ci descrive le vicende della Repubblica dei Consigli, ci descrive l’intervento controrivoluzionario dell’esercito di Horthy per giungere infine all’esilio che lo ha condotto a vivere i suoi ultimi anni lontano dalla sua terra natia.
Ancora, l’attenzione è concentrata sulla figura di Laszlo Bardossy (liberale soltanto in apparenza, essendosi dimostrato, nel concreto, un collaborazionista del regime nazista) e sui conflitti armati con la vicina Unione Sovietica che, con la caduta di detto regime, aveva ben pensato di subentrare allo stesso.
Non manca, infine, un’analisi dettagliata e approfondita della borghesia, un’analisi comprensiva dei retroscena più oscuri, critiche e molteplici attacchi rivolti al ceto de qua nonché un’idea di possibile soluzione della problematica consacrabile nell’assunto che soltanto stringendo un’alleanza con il socialismo il sistema di produzione capitalistico potrà offrire una vita soddisfacente agli individui e alla collettività.
Il tutto è avvalorato dalla pena acuta, erudita, ricca e profonda, nonché dalla mente lucida e analitica di uno degli scrittori più rilevanti del secolo scorso.

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Interessante : bella segnalazione. Apprezzo molto Marai , ma non sapevo di questo libro.
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