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Gli scrittori validi sono prima grandi lettori
Quando si vuole intraprendere un mestiere o un hobby sofisticato, ricevere consigli da un rinomato esperto del settore può rivelarsi utile, quasi illuminante.
È stato così per me e questi "consigli per l'uso" riguardanti la narrativa creativa, redatti nientemeno che dal grande Stephen King.
E' diviso in due parti, la prima prettamente autobiografica, il suo percorso all'interno del mestiere, la seconda ricca di consigli tecnici e pratici sull'arte dello scrivere.
Con il tipico stile che lo distingueva tanti anni fa (On Writing è stato pubblicato nel 2000), il buon vecchio Steve vi farà sorridere e sperare con i suoi aneddoti di vita vissuta, ed è chiaro come il sole quanto la sua vita fosse votata all'amore per la scrittura fin dai primi anni. Saremo spettatori dei suoi dolori, delle gioie, dei sacrifici e delle soddisfazioni nella rincorsa al suo sogno. Chi ha già avuto modo di incontrarsi con il mondo della scrittura creativa, proverà empatia per lui e si troverà come a colloquiare con qualcuno di cose che entrambi capiscono, trovando un piacevole appagamento.
I consigli tecnici sulla scrittura e quelli pratici sull'editoria non saranno oro colato, ma quasi. Certo, non pensate di diventare ottimi scrittori solo leggendo questo libro. Personalmente, ho fatto tesoro dei suoi consigli. Giusto per fare un esempio, quando parla di quanto sia nociva l'eccessiva presenza di avverbi, una volta capito e accettato il consiglio, mi sono precipitato a tagliarne un infinità dai miei scritti.
Ma il consiglio più importante e anche il più ovvio è: per essere buoni scrittori è essenziale leggere tantissimo.
Immagino che King abbia i suoi motivi per dirlo.
Per concludere, un messaggio all'autore di questo ottimo libro: Caro Steve, se accetti un consiglio da un povero mortale come me, rileggi il tuo "On Writing". Spesso la risposta risiede in noi stessi, e può valere anche per te. Ultimamente hai perso un po' di smalto, e chissà che non lo ritrovi tra le pagine che sono frutto delle tue stesse mani. Non è una critica, semplicemente un desiderio di avere altri capolavori come 22/11/'63, giusto per citarne uno.
"No, la scrittura non mi ha salvato la vita, ma come sempre ha contribuito a renderla più felice e radiosa. Scrivere non c'entra con i soldi, diventare famosi, rimorchiare senza problemi o farsi un sacco di amici. Alla fin fine, il nocciolo della questione è arricchire la vostra esistenza e quella dei lettori. È rialzarsi, rimettersi in sesto e passare oltre. Ritrovare la gioia, d'accordo? Ritrovare la gioia."
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Federica