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Buongiorno Margherita
Dice di conoscere ogni angolo di quella grande casa, ogni ragnatela, ogni fiore, ogni stelo di gramigna.
Dice di poterne parlare per ore, di quel suo amore di muri e giardino, dell'anticamera al bosco, di quel luogo che le ispiro' scenografie ed in cui oblitero' il biglietto di accesso a tante scene dei suoi film.
Si tratta della dimora di Neauphle dove abito' Marguerite ma dove vissero anche le sue protagoniste, una dimora femminile, indossata come solo una donna puo' vestirsi di casa, di ombre, di prospettive, di dettagli, di fragranze.
Ma anche un salto indietro nel tempo verso l'infanzia in Indocina a piedi scalzi, per giorni lontano col fratello e gli amici, sguazzando nei rigagnoli, correndo nell'erba delle risaie, trotterellando nella foresta che non faceva paura alla bambina bianca.
" I miei luoghi " e' la trascrizione di una conversazione tra la Duras e Michelle Porte, una passeggiata attraverso la geografia piu' intima della scrittrice, che accosta alla mera ambientazione cio' che essa significo' e le ispiro'.
Ricco di belle fotografie, questo breve libro e' assorto nella fascinazione della penna di Duras, nonostante si tratti di una chiacchierata e non di un romanzo. Effettivamente l'autrice argomenta con lo stesso stile con cui scrive : frasi in controluce, talvolta dirette, talvolta sensuali, talvolta intime, talvolta troncate in un vuoto creativo.
Piu' frequenti i riferimenti all'opera da regista che quella da scrittrice, il lettore ignaro dei suoi film si trova spesso a non cogliere il nesso. Ritengo quindi sia un buon titolo da collezionare per i piu' appassionati sostenitori di Marguerite Duras, in altri casi come ogni cosa se deve capitare capitera', anche senza cercarlo.
Buona lettura.
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Commenti
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P:S: potrebbe pure piacermi!
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che bel commento, complimenti, hai presentato un libro rendendolo molto appetibile.
Saluti.
Riccardo