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ON WRITING IS ON KING
Non mi aspettavo un boom di questo genere per On Writing, autobiografia di un mestiere, libro atipico, un po' manuale di scrittura creativa, un po' diario personale delle avventure e disavventure di un visionario della letteratura moderna, un pochino ventata d'aria fresca nel tumultuoso mondo delle storie scritte da King.
On Writing è un libro piacevole, che si divide in due macrosezioni: la prima è dedicata alla vita di King. Si può definire un racconto autobiografico in cui si narra the rise and fall and rise again di uno dei più grandi romanzieri di sempre. Si parla a proposito dell'infanzia difficile dello scrittore, dei successi iniziali, dei problemi con alcol e droghe e infine della risalita. Ci appare un King nostalgico, condiscendente con se stesso, riconoscente nei confronti di sua moglie Tabitha e dei suoi figli; assistiamo alle confessioni di un uomo che è perfettamente conscio di aver errato, ma che con molti sforzi è riuscito a ristabilire un equilibrio e a rialzarsi.
La seconda macrosezione, invece, assume i toni di un vero e proprio manuale di scrittura creativa. King ci fa capire qual è la verità dietro i suoi romanzi, dispensa aneddoti, consigli che fanno comodo a chi vuole intraprendere la professione, riesce a strizzare l'occhio tra le pagine fornendoci qualche utile trucco e qualche inatteso esercizio da compiere al fine di migliorare la nostra abilità di narratori. In questa seconda parte del romanzo, che se vogliamo è quella più tecnica, non terminano però i continui riferimenti ad una vita di storie, visioni, errori, cadute e risalite.
Personalmente il miglior manuale di scrittura che abbia mai letto. Mi ha fatto molto piacere conoscere cosa si cela dietro i mostri di King e dentro di lui nel momento in cui decide di aprirsi al lettore. On Writing non è il solito libro di King, non c'è la storia fantastica o macabra, On Writing ha i suoi mostri, ma sono quelli noti a tutti: la droga, le depressione, l'alcol, l'umiliazione, la povertà, il rammarico. King li ha affrontati e battuti tutti. E ce lo ha raccontato come meglio non poteva.