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Sarashina nikki
"Li avrei scambiati
per fiocchi di neve
caduta fuori stagione,
se i fiori d'arancio
non profumassero tanto."
Il periodo Heian della storia giapponese si colloca tra il 794 ed il 1185 ed era caratterizzato da una societa' estremamente gerarchica, organizzata e patriarcale. Il ruolo della donna era relegato alla vita familiare e con scarso accesso alla cultura , proprio nel diario ella trovo' un canale di sfogo per esprimere la sua personalita' , spesso costretta al silenzio.
Nei diari dell'epoca Heian, scritti da donne per un pubblico femminile, e' molto diffuso l'intermezzo di poesia, che a quell'epoca in Giappone era una vera e propria forma di integrazione sociale.
Il Sarashina nikki, ossia il diario di Sarashina ( antico distretto giapponese) fu scritto circa nel 1060 da una dama , abile poetessa, che presto' servizio alla corte della principessa Yushi . Purtroppo non e' noto come si chiami ma, come voleva la tradizione nipponica che negava il nome alle donne, essa e' registrata nelle raccolte imperiali come Sugawara no Takasue no musume, ossia figlia di Sugawara no Takasue.
Il nikki, scritto in eta' adulta, ripercorre la vita della donna da quando tredicenne parti' verso la capitale, divenne poi dama imperiale e , dopo la perdita del marito, si ritiro' in tristezza e solitudine.
" Luna diretta a ponente
vai a dirle che io
mi sono svegliata
in un letto inondato
di lacrime di nostalgia."
Povero (salvo le poesie che io adoro) sarebbe il valore di questo scritto se decontestualizzato ( del resto anche un geroglifico, senza la consapevolezza della provenienza dall'antico Egitto, non sarebbe cosi' affascinante), mentre esso si fa interessante se consideriamo trattarsi di un manoscritto originale salvato dall'oblìo, tradotto in italiano direttamente dal giapponese e corredato da una eccezionale ed interessantissima introduzione della curatrice Carolina Negri.
Il libro , considerato nella totalita' di diario ed introduzione e' breve e a modo suo suggestivo, corredato di numerose poesie.
Molto piacevole, poco convenzionale, buona lettura.
"Nel cielo incerto
del viaggio
puntuale compare
la luna dell'alba
che avevo visto nella capitale."
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Commenti
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a parte gli scherzi, le delucidazioni storico-letterarie che citi ad inizi recensioni sono davvero interessanti per chi, come me, si trova a digiuno di cultura e storia del Giappone!
"Li avrei scambiati
per fiocchi di neve
caduta fuori stagione,
se le tue parole (licenza poetica!)
non profumassero tanto."
Che ne dici CUB?
Chi di neve ferisce, di neve ...
Bruno
@ Silvia, l'introduzione della traduttrice / curatrice e' uno SPETTACOLO, avevo la bava mentre la leggevo :-)
Volutamente non ho associato il verbo (che non si addice né al tuo commento all'opera, né alla mia opinione) normalmente associato al detto. Ho preferito la sospensione, che potrei completare così:
Chi di neve ferisce, di neve si adorna. :-)
Bruno
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