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E' IL MOMENTO DI ESSERE EROI.
Benni è un adolescente di sedici anni...Benni è diversamente abile...
Con un racconto autobiografico ci parla di un suo momento di vita delicato e particolare : sei mesi vissuti nel collegio Anime Nuove in Baviera.
Arriva in questa scuola dopo molte altre esperienze scolastiche, tutte fallite.
Il ragazzo trova l'amicizia in cinque compagni; con le loro esperienze da "crazy"... da "eroi" ,vissute nella realtà del collegio e non solo,ci introducono con semplicità descrittiva ma con profondità , nella loro ricerca esistenziale, fatta di domande sul senso della vita, di tante incertezze , di un carpe diem posto all'eccesso.
Questi ragazzi come tutti gli adolescenti, devono fare i conti con un corpo fisico in cambiamento...(e Benni più di tutti, considerato il suo problema di emiplegia) che da infantile diventa estraneo e in continua trasformazione,che sfugge a un controllo dato dalla sicurezza dell'educazione.
Benni vive una lotta con la vita, con i continui fallimenti scolastici, con le ragazze e le prime esperienze sessuali, e deve fare i conti con una realtà familiare in disgregazione...di cui però sente tanto il bisogno...
E si trova in continuo conflitto tra passato e futuro, tra infanzia e autonomia, tra vita familiare e vita sociale...è il momento dell'amico del cuore, del gruppo alla pari che costituisce la possibilità dell'alleanza e la ricerca di una propria identità.
Spicca uno degli aspetti fondamentali dell'adolescenza che è la tendenza ad effettuare una specie di cortocircuito del pensiero: l'agito esprime il colore emotivo di un sentire interno incontenibile...
una forza immensa dell'adolescente che viene messo continuamente a confronto con la famiglia e le strutture sociali.
"We don't need no education" dei Pink Floyd, è la canzone che Benni sceglie per descivere in sintesi questo suo momento di vita.
E mi ritrovo a riflettere sull'adolescenza, sui fenomeni del bullismo, sulla difficoltà di riuscire a comprendere la realtà adolescenziale... e mi chiedo soprattutto come mai un ragazzo sia giunto a sentire il bisogno di raccontare al mondo la propria esperienza in modo così esplicito....e giungo alla convinzione che Benni sia arrivato agli estremi della sopportazione e che questo libro rappresenti per lui un "urlo al mondo" per chiedere condivisione, comprensione...una forma di richiesta d'aiuto...
Buona lettura per questo bel libro di Benni....e mi resterà il ricordo che:
..." IN FACCIA GLI BRILLAVA LA LIBERTA' ".
Pia
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