Dettagli Recensione

 
Dare la vita
 
Dare la vita 2024-02-02 16:44:21 cesare giardini
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
cesare giardini Opinione inserita da cesare giardini    02 Febbraio, 2024
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Una rivisitazione del mondo femminile

"Quando qualcosa non vi torna datemi torto, dibattetene, coltivate il dubbio", questo scrive Michela Murgia, nemica di certezze precostituite, di situazioni accomodanti, di comportamenti divenuti abituali per consuetudine. Riflettete, pensate, decidete con la vostra testa: si può essere in disaccordo con il suo pensiero, ma non può essere disconosciuta la sua voglia di guardare lontano, di sognare un futuro migliore.
"Dare la vita" è l'ultimo suo libro, terminato proprio alla fine del suo percorso terreno, un monito ed una speranza. Nella prima parte, la scrittrice introduce il concetto di famiglia "queer", un termine inglese dal significato vario e ambiguo: strano, bizzarro, curioso, eccentrico, ma anche sospetto, di dubbia moralità, omosessuale. Insomma, tutto quello che è in contrasto con la cosiddetta "normalità" accettata e praticata dai, sempre cosiddetti, benpensanti. La Murgia ha un concetto di "famiglia" diverso, una famiglia allargata, non necessariamente legata da vincoli di sangue, una famiglia che guarda soprattutto al benessere ed alla felicità delle persone, una famiglia che presuppone una libera scelta di stare insieme e di organizzare i propri affetti nel modo migliore, senza costrizioni o preconcetti: la "famiglia d'anima", con componenti legati da vincoli di affetto e di amicizia, senza altri intendimenti se non quello di "stare bene insieme", aiutandosi reciprocamente senza secondi fini. Un concetto indubbiamente rivoluzionario, non facilmente accettabile né praticabile: presuppone scelte libere, rifiuto delle omologazioni e soprattutto coraggio. Ci vuole infatti coraggio per rompere deliberatamente schemi consolidati da abitudini inveterate, credenze religiose, paure ataviche.
Michela Murgia si sofferma poi sul concetto di "maternità", differenziandolo da quello di "gravidanza": la maternità è un malinteso di cui lo Stato si serve per "scaricare sulle donne la responsabilità delle culle vuote". Un concetto umiliante per le donne, legato ad un altro concetto a volte aberrante: quello di famiglia, inteso come unione patriarcale, uomo e donna, ma anche inteso come "tengo famiglia", o, peggio ancora, come legame di stampo mafioso.
Nella seconda parte del libro, la Murgia affronta il tema della gravidanza surrogata, o gravidanza per altri (gpa), sottolineando la necessità di tenere sempre ben distinti i concetti di maternità e di gravidanza. La gravidanza surrogata comporta anche problemi economici: chi l'affronta lo fa a volte per necessità di soldi, confidando nelle disponibilità finanziarie di chi se ne serve. Ma capita anche che alla fine della gravidanza, la donna non si consideri più un "contenitore" ma voglia tenere per sé il prodotto del concepimento: un problema che può presentarsi e che evidenzia quanto possano essere variegate le variabili della gravidanza per altri.
Il saggio della Murgia non incontrerà certo il favore di tutti: sono opinioni non da tutti condivise, opinioni che cercano di guardare lontano, per tentare di cambiare una certa mentalità ed il concetto stesso della vita. Ci vuole indubbiamente molto coraggio, il coraggio forse di chi non ha nulla da perdere e vede un certo traguardo avvicinarsi: coraggio per una migliore convivenza, coraggio per una più lucida consapevolezza, coraggio per una maggior serenità nei rapporti umani, coraggio soprattutto per rompere certi rapporti con un passato che la scrittrice giudica autoritario, stantio, abitudinario.
Ricordo quello che scriveva in "Osservazioni e pensieri" G.C. Lichtenberg, un originale scrittore del Settecento : " in coscienza non so dire se la situazione sarà migliore quando cambierà, posso solo dire che deve cambiare se si vuole che diventi migliore".







Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Altre opere di Michela Murgia
Trovi utile questa opinione? 
60
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

3 risultati - visualizzati 1 - 3
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

silvia t
02 Febbraio, 2024
Ultimo aggiornamento:
02 Febbraio, 2024
Segnala questo commento ad un moderatore
Pur stimandola molto e avendo avuto con il suo pensiero una grande importanza nella mia vita, non ho mai letto un suo libro.
Data la tua recensione penso che inizierò da questo
In risposta ad un precedente commento
cesare giardini
03 Febbraio, 2024
Segnala questo commento ad un moderatore
Ti ringrazio del commento. Se vuoi iniziare a leggere Michela Murgia, ti consiglierei "Abbacadora", "tre ciotole" e soprattutto " Il mondo deve sapere". "Dare la vita" è soprattutto un saggio.
In risposta ad un precedente commento
silvia t
03 Febbraio, 2024
Segnala questo commento ad un moderatore
Grazie mille farò così!
3 risultati - visualizzati 1 - 3

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.4 (2)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Parole nascoste
Ricordatemi come vi pare
Il fuoco che ti porti dentro
Il dolore non esiste
Dare la vita
Come d'aria
Tempesta
Vecchiaccia
Stirpe e vergogna
Proust e gli altri
Una persona alla volta
I due palazzi
Scottature
Al giardino ancora non l'ho detto
Il lato fresco del cuscino
Senza