Dettagli Recensione
Una piccola finestra sull'uomo
Si presenta come una lettera alla pronipote. Di fatto è una minibiografia di uno dei maggiori scrittori italiani del nostro tempo, nonché anche un miniriassunto di un lungo pezzo di storia italiana. Mi è piaciuto l’incipit, che è il desiderio di raccontarsi personalmente. Credo proprio che l’intento fosse quello di lasciare una traccia di sé scritta di propria penna, senza farsi raccontare per come gli altri lo avrebbero ricordato. Mi ha dato l’impressione di autenticità, di trasparenza, nonchè di amore per la continuità della vita. Camilleri le racconta, e quindi ci racconta, di come è sempre stato fedele a se stesso, di quali sono stati i suoi ideali di vita e di condivisione, dell’amore sincero per la moglie e per le figlie, dell’amore per la poesia e per il teatro e della nascita, anche un po' casuale, dell’impulso del racconto, di momenti preziosi difficili con il padre, durante i quali è nata quella modalità di racconto che lo ha così tanto caratterizzato, così come anche consegnato alla storia della letteratura, ovvero la commistione fra lingua e dialetto. Così speciale perché la lingua racconta l’oggettività, ma il dialetto racconta l’emozione, l’anima. E’ un breve prezioso romanzo che ti permette di conoscere l’uomo.