Dettagli Recensione
Le correnti universali
Claudio ha realizzato il sogno della sua vita. Mollare tutto, ogni certezza, ogni comodità, ogni “bisogno” e fare il giro del mondo, senza aerei, scoprendo oltre 40 paesi, conoscendo culture, vivendo luoghi e paesi ogni giorno da viaggiatore squattrinato, e non da turista raffinato, entrando in connessione con la natura, ritrovando certezze, ma soprattutto trovando il vero se stesso. Sarebbe il mio stesso sogno, se non avessi le paure che ho. E che sicuramente anche lui aveva. Le ha abbandonate. Ha detto a se stesso: “Comunque, in qualche modo, ce la farò”. E ce l’ha fatta. Scoprendo di sé molto di più di quanto sarebbe riuscito a fare vivendo la vita che “gli era stata assegnata” e lasciando questo suo sogno in un cassetto. Il libro è una descrizione delle tappe del suo percorso, di alcune delle persone che ha conosciuto, di avventure e disavventure, di momenti di non trascurabile felicità e di momenti di non trascurabile sconforto, per non dire anche di disperazione. In ogni pagina ho riconosciuto il senso dell’avventura, la propensione all’ascolto, l’umiltà del mettersi a disposizione del mondo e di seguire le correnti dell’universo, quelle che mettono in connessione tra loro i puntini della vita. Attraversando momenti di piena introspezione e momenti più goliardici, momenti di crisi personale e familiare e momenti di nostalgia, Claudio si è fatto guidare da una fame insaziabile di scoperta di altre culture che è il lato per me più bello di questa sua esperienza, nonché un aspetto in cui mi riconosco pienamente. Si è lasciato cullare dal vento della vita, vivendola pienamente, lasciando andare il superfluo e riempiendosi occhi, cuore e anima di immagini, persone e momenti indimenticabili.