Dettagli Recensione
Strappi ricuciti
Un abbandono subìto la cui risposta da parte del destino fu un'accoglienza.
Un cordone biologico strappato ed un legame di cuore instaurato.
Due mamme fanno parte della storia di una donna, un volto mai goduto appieno ed uno amato come un pilastro fondamentale.
Una ricostruzione del proprio percorso personale, familiare, sociale e spirituale, compiuto abbandonandosi alle sensazioni evocate da ricordi, suoni, voci, immagini, oggetti.
Uno scritto che segna un momento di riflessione per raccontare quanto di più intimo possa esistere, come l'appartenenza ad una famiglia, i legami di sangue e i legami voluti, i vuoti da colmare e gli affetti da metabolizzare.
L'autrice avvezza al componimento poetico, presta la sua dote stilistica alla voce che le scaturisce dal cuore come fiume in piena, dando vita ad un genere ibrido che fonde narrato a elegia.
Una storia intensa e di grande trasporto, merito di un linguaggio fatto di essenzialità eppure efficace nel mettere a nudi i nervi scoperti.
Un'apprezzabile sperimentazione linguistica per evadere dai solchi del romanzo e del diario autobiografico.