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Esserci
Breve romanzo di Lalla Romano, letto anche come propedeutico a "Inseparabile", libro quest'ultimo bellissimo.
I testi di Lalla Romano sono 'autobiografici', nel senso alto del termine :esperienze poeticamente rappresentate, come 'specchio' di risonanze che potenzialmente toccano ogni lettore.
L'ospite, qui, è il nipotino durante un'assenza dei genitori in viaggio.
La narratrice però è costantemente presente nelle pagine, autocriticamente vigile alle proprie risonanze profonde e intime.
Lei , così brillante nella scrittura, si avverte tanto carente di senso pratico, spesso inadeguata, consapevole fin da subito della propria inettitudine.
Annota come, all'annuncio che sarebbe nato un nipotino, il pensiero "in me prese la forma di egoismo, o difesa della mia libertà Fu così che uscii col mio: 'Non potete contare su di me. Io non posso occuparmi di un bambino' ". Quando il figlio glielo rinfacciò, "misurai la mia vigliaccheria. Accusai la paura e fui creduta".
Ben presto però si sente pervasa d'amore per il piccolo. E quando "dovetti constatare che Emiliano non si rivolgeva mai a me spontaneamente, come faceva" col nonno, "lo considerai una punizione" .
Avviene che si sente troppo vecchia per giocare con un bimbo.
"Se avessero avuto il figlio dieci anni fa, penso. Ma un'idea mi fulmina : non sarebbe stato Emiliano!
Chissà perché fa ridere : e invece è una cosa enorme, tragica. Non solo per noi, ma per lui. La possibilità di non essere, di non esserci. Per ognuno, l'esserci è tutto quello che abbiamo" .