Dettagli Recensione
L'essenzialità
Con questo libro mi sono riappacificato con Susanna Tamaro scrittrice, abbandonata dopo la lettura di "Va' dove ti porta il cuore", opera che mi era parsa untuosamente sgradevole.
Il testo è qui dedicato al poeta e amico Pierluigi Cappello, morto poco prima della stesura. Un uomo, costretto su una sedia a rotelle per un grave incidente in moto quand'era ragazzo, che amava la vita e la viveva con lievità , come lievi sono i suoi versi.
La Tamaro in questo libro non solo parla di lui, ma racconta molto anche di se stessa, della propria sofferenza per la sindrome di Asperger che l'ha condizionata per tutta la vita. Esistenza che ama in tutte le sue forme : nell'alternarsi delle stagioni, nel coltivare l'amicizia, "un'attenzione paziente e amorosa alla vita dell'altro". Poi la lettura : "I libri salvano la vita" soprattutto in quest'epoca "della tecnica e del consumo, in cui tutto ha un prezzo e tutto si può comprare" . Ma ciò che più è prezioso non è in vendita.
Qui la scrittura è bella, nonostante qualche lieve cedimento all'enfasi. Ci sono pagine in cui la descrizione della natura ha un'immediatezza e una freschezza che rasserenano.
Un libro anche di riflessione, che induce a pensare.
Nel suo studio, che è una casetta di legno affacciata su un bosco, l'autrice scrive : "Ormai il mio unico desiderio è l'essenzialità" .
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Commenti
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Penso che il grande successo commerciale avuto da quell'opera abbia in fondo nuociuto alla considerazione verso l'autrice.
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