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Dedicato a Tabucchi
Nel 2012 a Lisbona moriva lo scrittore Antonio Tabucchi. L'anno successivo veniva pubblicato questo libro a lui dedicato.
La lettura di quest'opera è dovuta al mio interesse verso Tabucchi. Non conoscevo l'autore, Bajani. Le aspettative erano però alte.
Leggendo la prima metà di "Mi riconosci", la delusione è stata forte ; nella seconda metà ho percepito una significativa ripresa.
L'incipit m'è parso proprio brutto. Per decine di pagine ho avuta la sensazione di trovarmi in un bla-bla-bla esteticamente deprimente : una palude di sgraziate parole raramente capaci di un sussulto, se non di un guizzo vitale. Che noia!
Poi verso metà libro qualcosa si muove, pare addirittura decollare : la scrittura trova una forma consona, la struttura dei brevi capitoli comincia a funzionare; il testo diventa agevolmente leggibile, perfino interessante : passato prossimo e passato remoto posti in continua intersezione ; il linguaggio è meno scontato, diventa più allusivo ; anche gli oggetti, le case, paiono animarsi, con orologi che scandiscono il tempo, invano se le stanze sono disabitate : è quasi un invito a entrarci, se non altro per dare un senso a quel tempo scandito.
"Il lutto, in fondo, è il tentativo di abitare il vuoto di qualcuno che si è perso" .
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