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Ora dimmi di te. Lettera a Matilda
 
Ora dimmi di te. Lettera a Matilda 2018-10-22 14:21:57 ornella donna
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ornella donna Opinione inserita da ornella donna    22 Ottobre, 2018
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Un nonno speciale alla sua nipotina

Ora dimmi di te di Andrea Camilleri è una lettera aperta dello scrittore alla propria nipotina. Uno scritto, un po’ testamento un po’ no, del tutto disincantato, sincero, profondo. Un libro in cui Andrea Camilleri ripercorre tutte le tappe della sua vita. Un vissuto non comune, bellissimo ed intenso. Un testo intimo ed intimistico di grande fascino, raffinato ed utile per conoscere , se mai ce ne fosse bisogno, in profondità il Maestro. I temi trattati sono tantissimi, alcuni riguardano la sua vita lavorativa, altri quella privata, altre sono riflessioni morali e politiche. Bellissime sono le pagine in cui narra del suo rapporto con la moglie Rosetta:
“Sono stato un uomo fortunato. E se il mio matrimonio è durato tanto ciò è dovuto principalmente alla intelligenza, alla comprensione e alla pazienza di Rosetta. Il nostro rapporto non è mai stato alterato da nessun evento esterno. (…) Rosetta è stata la spina dorsale della mia esistenza e continua ad esserlo. Quando facevo il regista di teatro tenevo più al suo giudizio che a quello dei critici. Non c’è rigo che io abbia pubblicato che non sia stato prima letto da lei. Ho sempre seguito i suoi intelligenti e penetranti consigli, tanto da essere costretto a riscrivere decine di pagine dei miei romanzi.”.
Particolarmente profonde sono le riflessioni che riguardano la lezione insita nell’insegnamento:
“Dall’insegnamento ho ricevuto assai più di quello che ho dato. Mi spiego meglio: dal confronto continuo tra le mie idee e quelle di un giovane colto, preparato ed intelligente, sentivo di guadagnarci perché nelle mie idee veniva iniettato come un sangue diverso dal mio.”.
Per non parlare dell’importanza di dialogare con le altre persone, per arricchire anche il proprio bagaglio culturale:
“Lei è un giovane colto e noi non lo siamo. Lei usa parole o espressioni che ci sono quasi incomprensibili, a volte. Se lei invece dialogasse di più con noi, se alla fine della sua esposizione facesse una domanda che si fa a scuola- avete capito quello che ho detto?- la risposta sarebbe no. Risposta che potrebbe cambiare se lei avesse la pazienza di insistere a spiegare le sue idee a noi fino a quando esse ci appariranno finalmente chiarissime. “.
E poi la nascita del personaggio di Montalbano, la sua ascesa in campo letterario, il significato e l’importanza della regia, la sua fede politica, la mafia, la letteratura.
Un dialogo costruttivo ed importante con la propria discendente, avente lo scopo preciso di lasciare un segno tangibile dell’importanza della propria esistenza. Un linguaggio breve ed essenziale che affascina, un piccolo manuale di vita. Bellissimo!

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