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Ricordi malinconici
Breve libro che di fatto è una raccolta di pensieri, di appunti e di ricordi, personali, autobiografici, familiari. Fra i vari capitoli non c’è un filo logico. Si presentano proprio come frammenti di memoria. Interessante è il peso che, in questi lampi, hanno i genitori dell’autore, le proprie origini napoletane, i libri e le scalate. In tutto questo c’è la maggior parte della sua vita. E se è immenso il concetto che il libro, di per sé, è un semilavorato, in quanto per finirlo ci vuole il dopolavoro del lettore, in più frammenti io ho ritrovato una parte di me. Bellissimo il capitolo della “variante di parabola”, dove pesa il silenzio lasciato dal vuoto dopo la morte dei suoi genitori. Lui, rimasto figlio, senza essere padre, con la sensazione forte di essere un ramo secco. Prepotente è il senso di mancanza, il senso di tristezza, il senso di nostalgia, che traspare da ogni angolo della memoria.
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