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i diritti e i doveri dei lettori
"Quanto scrive bene Alessandro Piperno, insegnante di Letteratura francese a Tor Vergata, autore nel 2005 de Con le peggiori intenzioni, suo primo romanzo, e poi de Il fuoco amico dei ricordi, composto da “Persecuzione” e “Inseparabili”, fino all’ultimo libro Dove la storia finisce, del 2016.
In questo saggio, Il manifesto del libero lettore, Alessandro Piperno racconta degli otto scrittori che legge e rilegge, trovando in loro il genio e la compiutezza di quelle opere che convenzionalmente prende il nome di “romanzo”. Il primo è Tolstoj, il suo libro Anna Karenina, è forse la perfezione di tutti i tempi. Tolstoj organizza il racconto in modo algebrico, intorno a due coppie, Anna-Vronskij e Kitty-Levin. Scrive Piperno:
“Il primo colpo di genio è iniziare la storia di una eroina tragica di prima grandezza- degna di Medea, Didone o Fedra- con il piglio leggero di una commedia di Beaumarchais o di un film di Nora Ephron.”.
Uno dei personaggi, Stiva, per farsi perdonare da sua moglie per un adulterio si affida a sua sorella Anna in arrivo da Pietroburgo.
“è a lei, infatti, che ha scritto affinchè gli venga in aiuto. Che una delle più famose adultere della storia letteraria si presenti a noi nei panni di assennata paladina delle virtù parentali la dice lunga sull’ironia tolstojana, assai più sottile, magnanima e lungimirante dei suoi sarcasmi puritani.”
L’altro scrittore che firma un capolavoro è Gustave Flaubert, con la sua Madame Bovary. Romanzo dallo stile quasi perfetto è la storia di una ragazza di provincia che sposa un medico, sperando che la sua vita diventi meno noiosa e povera. Emma, che ha letto romanzetti romantici ed avventurosi, si stufa subito della vita maritale, iniziando a tradire il marito con diversi uomini e a fare ingenti debiti per comprare oggetti e vestiti che non si può permettere. Il terzo scrittore di Alessandro Piperno è Stendhal, ma solo per la Certosa di Parma. Per lui scriveva malissimo, ma La Certosa di Parma è un capolavoro. Il quarto scrittore è Jane Austen, e dopo un breve capitolo su Dickens, il sesto scrittore amato è Marcel Proust. Tale e tanto è quello che scrive su Proust, che non posso che rimandare alle pagine del testo, dicendo però che un passo riportato da Il tempo ritrovato, viene considerato come uno dei massimi vertici della letteratura universale.
L’autore termina con Italo Svevo e La coscienza di Zeno, fino all’ottavo magnifico: Nabokov con il suo Lolita. Bellissimo libro, vibrante, pieno zeppo di curiosità. Dopo questa lettura non si può che iniziare a leggere uno di questi autori citati…..".
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Da come ne parli e dall'eccellente valutazione, deduco che si deve trattare di un libro quasi imperdibile.