Dettagli Recensione
Top 100 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
Papà, stasera prendiamo la pizza?
Matteo Bussola, che trascorre notti in bianco e riceve baci a colazione, è uno scrittore in erba, ma prima di tutto è un disegnatore di fumetti, ma prima ancora è un papà.
Un bravo papà direi. Molto più bravo di me, devo ammettere, perchè io di figlia ne ho una, lui tre, e ha anche due cani che io invece non ho; entrambi però abbiamo una moglie/compagna non casalinga.
E a pensarci bene forse è proprio questo che ci rende simili, perchè se la donna lavora 8 e più ore al giorno inevitabilmente i figli sono costretti a subire la compagnia prolungata dei papà, con una catastrofica conseguenza - a sentir loro, le madri intendo: i figli prendono coscienza che non sono gli unici bambini in famiglia, le femminucce soprattutto acquisiscono consapevolezza che sia la madre l'unica figura adulta in grado di poter salvare la famiglia dal declino, l'unica in grado di preparare piatti diversi da pizze al taglio o happy meal, di scegliere l'abbigliamento con un minimo di coerenza cromatica, di realizzare in pochi minuti trecce impeccabili senza tirare neanche un capello (nè alla figlia nè alle barbie usate come cavie) e senza far uso di video tutorial su youtube, del tipo "come fare una treccia impeccabile in 10 secondi".
Impossibile quindi non riconoscere nel libro di Matteo Bussola scene della propria vita di papà, aneddoti rubati alla routine di tutti i giorni e descritti in modo vivace, ironico e mai sdolcinato, seppure fosse facile cadere nella banalità e nello stereotipo della famiglia mulino bianco.
Una sorta di diario personale che mette in risalto come la vita di un uomo cambi radicalmente nel momento in cui l'uomo diventa padre, lo si nota dalle pagine stesse del diario che non hanno più come protagonista il padre ma le figlie, perchè la vita di un padre si consuma nella loro, cambiano le priorità ed i punti di vista, la prospettiva con cui si guarda al futuro assume un nuovo punto di fuga che non è l'io ma è loro.
"Lei mi rideva dal vetro ed io pensavo solo: 'Ti prego, resta sempre così', perchè a me quello che piace di più al mondo è accompagnarla all'asilo in auto e vederla saltare dietro quella finestra e ridermi con quei dentini piccoli, come se quell'immagine fosse davvero l'unica cosa in grado di salvarmi dal diventare un adulto triste e senza speranza."
E poi, disseminati tra feste di compleanno, cartoni animati, spese al supermercato e notti in bianco, ci sono anche riflessioni sul lavoro, sulla morte, su Bukowski, Tex Miller e sull'amore:
"Una volta ho letto che una coppia muore se non cresce insieme. Non è vero. Insieme non è fondamentale. Muore quando uno dei due non riconosce la crescita dell'altro. Le sue pause ed i suoi tempi. Una coppia si fonda principalmente sulle attese, che è il motivo per cui molte persone si lasciano. Accettare che ci sia solo quel che c'è, certi giorni è devastante. Vorresti di più, proprio in quel momento lì."
Un caleidoscopico susseguirsi di pensieri, dialoghi, immagini e ricordi catturati dalla mente e trascritti su carta con fine arguzia, simile a quella che ho ritrovato in LMVDM (La mia vita disegnata male) di Gipi, un altro grande fumettista.
Una piacevole sorpresa, quindi, questo libro di Matteo Bussola, leggerlo mette di buon umore e fa bene al cuore.
Consigliato vivamente a tutti i papà, e relative mogli che potrebbero così rassegnarsi all'idea che per un papà il frontino per capelli sia molto più glamour delle trecce ed un pantalone molto meno complicato di una minigonna jeans uniformemente colorata tanto da rendere impossibile distinguere il davanti dal didietro.
Indicazioni utili
Commenti
4 risultati - visualizzati 1 - 4 |
Ordina
|
A me le trecce vengono benissimo, pero' i tutorial hanno il loro perche'.
Navigo su cose piu' serie io : " Come sostituire galleggiante wc", " Come fissare paletti recinzione", ecc. ecc.
:-)
Piuttosto mi si è appena rotto un galleggiante wc.. per caso ti trovi dalle parti di roma?
4 risultati - visualizzati 1 - 4 |