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Il ragazzo di via Padova. Vita avventurosa di Jess il bandito
 
Il ragazzo di via Padova. Vita avventurosa di Jess il bandito 2016-06-29 08:00:58 cuspide84
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cuspide84 Opinione inserita da cuspide84    29 Giugno, 2016
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VITA SPERICOLATA

Un vecchino come tanti, un po' sordo, con un apparecchio che lo aiuta a sentire ogni cosa che gli viene detta, con un viso strano, non armonico, quasi gonfio, pieno di cicatrici... la mia impressione è stata questa: un nonno come tanti, un po' strano, con tanto da raccontare, come ogni persona anziana che si rispetti.

Come ho conosciuto Arnaldo? E' una storia lunga... venuto a Bologna per sistemare i beni lasciati dal cognato Edoardo, un mio carissimo conoscente (trattato da me alla stregua di un altro nonno) mi si è presentato insieme alla moglie Apollonia, per consegnarmi quello che mi era stato lasciato in ricordo; dovevo urlare ogni parola che gli dicevo, insisteva nel parlarmi, capivo che mi voleva raccontare qualcosa, lasciarmi un pezzettino della sua vita, a me, una perfetta sconosciuta... e non capivo il motivo di tanta insistenza, sembrava davvero un vecchino "matto", nel senso buono del termine ovviamente.

Ho poi scoperto chi Arnaldo fosse, cosa avesse fatto in gioventù, capendo e dando così una spiegazione alle mie prime impressioni... sono venuta in possesso di questa suo libro autobiografico, regalato a mio papà con tanto di dedica e devo dire che mi si è aperto un mondo, una finestrella su un'altra vita, un altro mondo davvero.

Ma chi é Arnaldo? Arnaldo è nato nel 1930 in piazzale Loreto, lo stesso in cui vedrà il cadavere di Mussolini e di altri fascisti giustiziati insieme a lui; vittima di un mondo che cambia in fretta dopo la fine della seconda guerra mondiale, Arnaldo è un ragazzino che sembra quasi faccia apposta a cercare guai, quasi con disinvoltura, ci mette del suo a trovarsi nel momento sbagliato con la persona sbagliata, a entrare nel giro di conoscenze di persone che lo porteranno ad intraprendere una vita passata quasi sempre dietro le sbarre, in giro per carceri.

Arnaldo, conosciuto come Jess il bandito, è "famoso" per la rapina di via Osoppo, in cui vennero contate zero vittime e zero proiettili sparati; leggendo il libro sembra quasi di sentirlo raccontare la sua vita, una vita sfortunata, piena di guai, piena di brutti eventi (ecco spiegato lo strano volto e le cicatrici, piena di storia.

Una storia italiana, con particolare attenzione alla città di Milano, in continua evoluzione.

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Leggo sempre con piacere queste piccole grandi storie. Grazie Valentina per avercela fatta conoscere.
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cuspide84
01 Luglio, 2016
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Grazie Laura!
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