Dettagli Recensione
Top 50 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
Gli snodi dentro
Un ragazzo dietro la cassa di un bar che nella Sicilia degli anni '40 legge un libro di André Gide; una cameriera che pianifica l'assassinio di un sergente tedesco, stanca di subire le sue angherie; un insegnante di liceo, appassionato dantista, che impartisce una lezione di vita alla sua classe; l'incontro a Roma con David, ragazzo ebreo che alla promulgazione delle leggi razziali – cinquant'anni prima – aveva lasciato Agrigento insieme alla sua famiglia.
Sprazzi. Ricordi di un'esistenza, di ciò che abbiamo vissuto e ci si è impresso dentro, rendendoci quello che siamo. Insegnamenti ricevuti, spesso per volere del caso.
La nostra vita è, più d'ogni altra cosa, gli incontri a cui siamo destinati: un paese, un libro, ma soprattutto persone. Incontri che non hanno un ordine, una legenda, che in realtà si combinano dentro di noi in ordine sparso, rendendoci donne o uomini (sicuramente imperfetti ma, per questo, vivi e degni di “essere narrati”).
E' con questa consapevolezza che Andrea Camilleri ha inteso raccontarsi: attraverso scampoli di passato, le tre ore trascorse a dialogare con il vescovo di Livorno, la gioia di veder tornare in casa sua il comandante Campanella, dato per disperso in un drammatico naufragio, l'importanza che ha avuto il libro “La condizione umana” di Malroux nell'insegnargli a guardare il mondo.
Prevalgono, nel volume, episodi che vanno dal 1938 al 1945 (del 1942 in particolare). Ciò per due comprensibilissime ragioni: tutti noi conserviamo ricordi netti della nostra adolescenza, l'età che più di ogni altra ci forma, ma anche l'età nella quale i fatti vengono assorbiti attraverso una sensibilità che li amplifica molto più di quanto non accada prima o dopo. A maggior ragione ci si può immaginare quanto, in tale periodo della vita, rimangano impressi episodi di guerra, evento destinato ad incidere più di ogni altro sulle generazioni che hanno la sfortuna di viverlo sulla propria pelle.
Per la curiosità dei lettori accaniti, non mancano i piccoli aneddoti su personaggi ben noti della cultura italiana: dai dissidi lavorativi con l'attore Salvo Randone alla nostalgia per un incontro più volte mancato con Antonio Tabucchi; dalla diversità di vedute con Pier Paolo Pasolini sulla scelta di attori teatrali ad un'amena conversazione con Elio Vittorini; dal ricordo della personalità particolare di Carlo Emilio Gadda all'imbarazzo per una involontaria “bugia” raccontata a Primo Levi durante un breve incontro di lavoro.
Un'autobiografia molto bella, accorta e accorata come sa essere la penna del suo autore, che non a caso lascia per ultima la storia più triste del volume: quella di Foffa, prostituta di Porto Empedocle (paese natio di Camilleri) e madre di due anime sfortunate.
Dall'introduzione al volume:
“(...) gli uomini, le donne, i libri che racconto in questo breve testo hanno rappresentato per me delle scintille, dei lampi, dei momenti di maggiore nitidezza: e per questo ho voluto ringraziarli.”
Indicazioni utili
Commenti
8 risultati - visualizzati 1 - 8 |
Ordina
|
Ho letto adesso il tuo commento, ovviamente ti faccio il mio in bocca al lupo per il tuo progetto.
Ti aspettiamo con un pizzico di curiosità in più, in attesa del tuo ritorno sicuramente più arricchito dalla tua nuova esperienza.
A presto
Saluti
Riccardo
A presto!
8 risultati - visualizzati 1 - 8 |
Dopo quasi due anni ininterrotti di frequentazione del sito, ho bisogno di seguire un progetto che ha a che fare in ogni caso con il leggere e lo scrivere (resto "sul pezzo", dunque) :)
Continuerò a seguirvi con affetto invariato, soprattutto coloro che ho imparato a conoscere - nei loro profili virtuali - recensione dopo recensione. Quando mi sarà possibile, continuerò a leggervi e votarvi.
A presto. R.T.