Dettagli Recensione
VALE TUTTO. Ma davvero?
VALE TUTTO.
Il “titolo” riprende l’affermazione di uno dei due fratelli (Gianrico, mi pare, ma non potrei giurarlo) che alle perplessità dell’altro:
“… ma nel libro ci mettiamo anche QUESTO?!?”
Risponde, appunto:
“VALE TUTTO.”
Come nelle ricette svuota frigo. Come nello stufato all’irlandese dei Tre Uomini in Barca.
Mettersi a raccontare memorie è terreno minato. Raccontare le proprie, poi, è pericolosissimo.
Noia in agguato. Non una noia qualunque, LA NOIA.
Lo sa chiunque sia stato coinvolto in una serata di diapositive dalla coppia-di-(ex)-amici-di-ritorno-dal-viaggio-della-vita (capitato anche a me. UNA volta. Ero giovane).
Se le memorie non sono condivise devi essere maledettamente bravo, per coinvolgere l’altro.
I Carifigli non si pongono neppure lontanamente il problema.
Credo che la cosa che mi ha più sovranamente irritato del “libro” sia proprio la sua sciatteria.
Come risolvono il “cambiamento di mano” fra i paragrafi di uno “scrittore” e l’altro?
Mettono Gianrico/Francesco in cima.
Raffinato.
E per rendere il tono "familiare"? Inseriscono ogni tanto qualche parola colloquiale.
«Andavo a comprare le granite al bar, il tipo preparava un vassoio di cartone…»
Il TIPO?
Devo confessare che questa cosa arriva ad offendermi. Come si può pensare di mandare alle stampe (ma anche di far leggere al circolo di scrittura del pianerottolo) una cosa così sciatta? Ci mancano solo le ditate unte agli angoli…e magari sul cartaceo c’erano, tanto per ribadire l’idea di autenticità.
L’autenticità? Ma anche no!
Infine di che stiamo parlando? Di due fratelli che si frequentano poco, che devo andare a “chiudere” la casa delle loro vacanze d’infanzia.
Cosa fanno per far passare 75 pagine? Un po’ di ricette, qualche avventura dell’infanzia, qualche ardita incursione nel presente (uno dei due è andato a letto con un’ex dell’altro. OoOoOoO. Torniamo nel passato che è meglio). E come chiudiamo? Con un accenno di riavvicinamento e cucinando una torta a mammà.
Onestamente i due Carofiglio personaggi non sono verosimili, la loro storia (?), non esiste e chiudere con le ricette è veramente lo sfregio finale.
Mi piace pensare che altri scrittori, per quanto famosi, pur certi della pubblicazione e delle vendite assicurate, avrebbero avuto maggior ritegno e rispetto per i propri lettori.
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Commenti
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Io lessi, ormai parecchi anni fa, i primi due casi dell'avvocato Guerrieri, su imbeccata del mio libraio genovese. Non posso dire di serbarne una brutta memoria; onestamente il primo non lo ricordo per nulla, il secondo era un libro onesto, senza "voli" eccelsi, ma con una certa cura.
Questo invece mi ha proprio fatto arrabbiare!
Alla prossima e buone letture!
sei stata utile Anna a tutti coloro che cercano sostanza tra le pagine di un libro
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Bella stroncatura!
Mai letto Carofiglio. Forse non ho perso niente. Diffido degli autori che sfornano un libro ogni anno.