Dettagli Recensione
Sei la mia vita di Ferzan Ozpetek
Ho iniziato a leggere questo romanzo con grandi aspettative, visto che ogni singolo film di questo regista mi è piaciuto molto. Invece, se devo essere sincera, amo Ferzan Ozpetek come regista, ma non mi ha entusiasmata in questa performance. Ritengo che anche in questa avventura sia stato capace di coinvolgere il lettore parlando di sentimenti e facendolo in modo semplice, scorrevole e coinvolgente (soprattutto perché è efficace a descrivere le atmosfere e i luoghi). Come in tutti i suoi film parla di Amore, di amicizia e solidarietà e il romanzo è ricco di personaggi stravaganti, come lo sono i personaggi dei suoi film. Mi piace il suo amore per la condivisione, per l'amicizia, il suo desiderio di farci partecipi della sua vita e delle avventure che ha vissuto. Apprezzo e condivido l'importanza che l'autore da ai temi: omosessualità, malattia, assistenza di persone in difficoltà economica o di salute e della necessità assoluta di eguagliare i diritti di ciascun cittadino, eterosessuale e omosessuale. Però, se devo parlare di ciò che penso di questo romanzo, ritengo sia fin troppo sentimentale, melenso (quasi mi si è cariato un dente...) A mio avviso ha ripetuto allo sfinimento l'amore che prova per il suo compagno, rimarcandolo in continuazione, come se il lettore non riuscisse a identificarsi e avesse bisogno di una continua conferma dello stesso. Chiunque ami o abbia amato, riesce facilmente a identificarsi con i sentimenti dell'autore, quindi non penso ci sia bisogno di continuare a rimarcarli (non ho mai letto romanzi d'amore scritti da donne, con la ridondanza eccessiva e sfinente di questo romanzo). Quando è troppo, è troppo. Inoltre penso che Ozpetek abbia messo in questo libro troppi personaggi già visti nei suoi film, togliendo un po' di mistero e di novità alla narrazione. Ritengo che questo soggetto, riadattato, possa essere efficace per una pellicola di intrattenimento, ma è un po' banale come romanzo. Secondo me il lettore di un libro deve poter immaginare, interpretare, chiedersi e riflettere. In questo io non ho avuto la possibilità di farlo, quindi il mio giudizio finale è carino, ma niente di più. Al contrario di altri romanzi non mi ha lasciato molto, è facilmente dimenticabile.