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La casa nel bosco
 
La casa nel bosco 2014-06-29 18:40:06 mia77
Voto medio 
 
3.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
mia77 Opinione inserita da mia77    29 Giugno, 2014
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La casa nel bosco di Gianrico e Francesco Carofigl

Scrittura semplice e chiara per un libro che racconta la relazione tra due fratelli, molto diversi fra loro, che non si frequentano molto. In questo romanzo si incontrano per dare un'ultima occhiata alla casa di vacanza dove soggiornavano da piccoli durante le vacanze scolastiche, prima di consegnarla al nuovo acquirente. Questo incontro diventa l'occasione per ricordare insieme molti episodi della loro infanzia e anche molti ODORI e molti SAPORI passati e presenti. Ho amato l'accostamento dei sensi alla memoria, perché spesso, nella nostra vita, proprio questi hanno risvegliato ricordi e sensazioni passati. Gianrico Carofiglio mi era già piaciuto in "Non esiste saggezza" e ha riconfermato il suo talento anche in questo romanzo, molto fluido e anche spassoso. Come nel romanzo precedente, un accento sui personaggi femminili, sempre molto presenti e protagonisti (in questo caso le nonne e la governante).
Le frasi o le espressioni che mi sono piaciute:
"E' una giornata di Ottobre, il sole allunga le ombre, prima del buio invernale... La campagna in autunno è un detonatore di malinconie lontane, la luce ha perso la limpidezza rassicurante dell'estate e il cielo azzurro non è più capace di fare promesse";
"Siamo a disagio con gli odori e soprattutto con quelli cattivi, per via di un processo culturale. Tendiamo a rifiutarli perché alludono alla parte più elementare, animalesca se vuoi, della nostra natura";
"Sempre, prima della partenza, c'era un senso di attesa, come una lieve febbre dell'anima. Le cose che ci sarebbero accadute quella stagione avrebbero cambiato per sempre le nostre vite. Ne eravamo certi, ogni volta";
"Parlare al buio è una cosa che ti riporta indietro, più di altre".
Voglio riportare anche una frase di Carofiglio del suo libro precedente che ho letteralmente adorato: "La nostalgia più struggente, quella per le cose non accadute".
È tutto accaduto, più o meno.
Molto carino, lo consiglio!

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Commenti

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Graziosissimo commento, Mia.
"La nostalgia più struggente, quella per le cose non accadute" : quanta profondità in poche parole! In fondo, 'la rosa che non colsi' possiamo idealizzarla, mitizzarla: non ci siamo punti con le sue spine.
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