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Sia fatta la tua volontà
 
Sia fatta la tua volontà 2014-05-17 21:15:02 Marco Caggese
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4.8
Stile 
 
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Marco Caggese Opinione inserita da Marco Caggese    17 Mag, 2014
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"Per vivere non basta non morire"

Più che un libro, “Sia fatta la tua volontà” è un’esperienza.
Sì, perché “Sia fatta la tua volontà” non è semplicemente una storia inventata, ma non è nemmeno una storia ispirata alla realtà: questo libro è la vita. Crudo, dolente, felice, sorprendente e commovente come solo la vita vera può essere. Stefano Baldi, l’autore, laureato in economia a commercio, ha scritto questa storia durante il periodo più difficile che ha dovuto affrontare nella sua vita, combattendo contro un male che alla fine ha avuto la meglio su di lui. Una storia che pulsa, vive, ferisce e schiaffeggia il lettore sin dalle prime pagine, ma sa regalare anche tanti momenti di ilarità.
La storia è quella di un giovane di 26 anni con una vita mediocre, così come il suo lavoro ed i suoi amici, un uomo che commette il grave peccato di lasciarsi vivere e non di vivere la sua esistenza. Fino a che scopre di essere gravemente malato. In questo modo le sue prospettive improvvisamente cambiano e, per assurdo, comincia a vivere! E’ qui che Baldi ci lascia comprendere quanto sia essenziale dare importanza ad ogni momento della nostra vita, accompagnando il protagonista Luca-Lazzaro, attraverso un nuovo rapporto di amore con la vita che fa da fortissimo contrasto con l’oscuro dramma che il protagonista sta vivendo.
Vista la trama mi aspettavo un melodramma o quantomeno di veder cadere le pagine nelle facili trappole del sensazionalismo, delle facili emozioni, ed invece la spiritualità e la ricerca della profondità dell’animo umano troneggiano, dando al testo una credibilità spiazzante. I personaggi hanno una interessante tridimensionalità, vengono tutti scavati ed analizzati, e donano al libro concretezza e dinamicità.
Che il lettore non si aspetti di trovarsi di fronte la ricca scrittura della Mazzantini, o la dolce prosa di Marquez, siamo di fronte ad uno scrittore non professionista, e si vede, ma la voglia di comunicare le emozioni e la forza con la quale Baldi riflette su questa storia, molto vera ed ancorata alle durezze della vita quotidiana, conferiscono al testo una piena dignità letteraria.
Estraggo di seguito un brano che mi ha toccato profondamente, che da il segno reale di quanto Baldi, alla fine della sua esperienza di vita, abbia compreso appieno quanto la vita vera non sia costituita da altro che da “momenti irripetibili”:
“Una percezione di piccoli momenti, di quelli intensi. Quelli per cui le persone nascono, che vengono attesi per anni, e che bisogna cogliere con attenzione, affinché non sfuggano, trasportati dal marasma generale. Momenti che poi si attaccano alla memoria, e nutrono i ricordi con il loro latte dolce. Incontri, affetti, canzoni, sapori o semplici istanti che siano, restano comunque lì, come cartoline appese a una vetrina, a dire che quel pezzo di vita andava proprio vissuta. Per vivere non basta non morire”.

Ringrazio Stefano Baldi per avermi aperto gli occhi e Pia Sgarbossa che qualche settimana fa mi ha consigliato la lettura di questo libro.

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Commenti

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Sono io che ringrazio te Marco. Tu per me rappresenti , insieme a molti altri amici, il mio obiettivo raggiunto dell'essere qui su qlibri. Con voi ho trovato la possibilità di poter confrontarmi, arricchirmi, rivedermi...proprio come risulta essere scritto nel mio proflio.
Grazie di esserci...e ti saluto caramente con la speranza che il nostro essere amici lettori duri nel tempo.Termino con le tue parole che mi hanno emozionato :
"Una storia che pulsa, vive, ferisce e schiaffeggia il lettore sin dalle prime pagine, ma sa regalare anche tanti momenti di ilarità."
Bravissimo e stupenda la tua recensione, davvero.
Dovrò lavorare per raggiungere i tuoi livelli...ma io ... lavorerò, questo sia chiaro.
Ciao, Pia.
Condivido il commento di Pia, bravissimo!
Siete troppo buone, sono io ad imparare da Pia!
Questa recensione ho impiegato tempo a scriverla, tanto era importante la materia trattata.

Comunque anche io credo fortemente nella socialità anche virtuale, in quanto arricchisce e fa crescere.
Chi dice che per incontrare delle persone speciali possa succedere solo per strada e non sulla rete?
Secondo me sulla community di Qlibri succede, eccome!
Grazie, comunque!
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