Dettagli Recensione

 
Via XX Settembre
 
Via XX Settembre 2013-11-02 13:08:22 LittleDorrit
Voto medio 
 
2.8
Stile 
 
2.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
LittleDorrit Opinione inserita da LittleDorrit    02 Novembre, 2013
Top 100 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Ricordando....via xx settembre

Romanzo autobiografico che, sul filo trasparente della memoria, recupera episodi di vita vissuta dall'autrice e dalla sua famiglia partendo dal lontano 1958 quando lasciarono Agrigento per stabilirsi a Palermo.
Gli Agnello, famiglia piuttosto benestante, composta da Simonetta (l'autrice), Chiara (la sorella) e i due genitori, lasciano Mosè frazione di Agrigento, con un carico di malinconia ma ricolmi di aspettative per il futuro.
La Palermo che li accoglie è famigliare, movimentata e resa dolce dall'affetto dei parenti e da quel grazioso appartamento di via XX settembre.
Le abitudini cambiano inevitabilmente e tutti cercano di adeguarsi e tenersi al passo.
Simonetta, all'epoca tredicenne, trae conforto e sicurezza dalla sola vista dell'amato monte Pellegrino, che sembra quasi sostituirle nell'immaginario la figura paterna. Il monte, infatti, conforta, rasserena e protegge anche al solo pensiero.
L'autrice descrive strade e panorami, profumi intensi, persone, gesti, usi e costumi che fanno da contorno ad una Sicilia ormai lontana.
Dai capitoli affiorano figure diverse: una madre premurosa dedita alla famiglia (donna intelligente che sopporta con muta rassegnazione le pecche di un marito infedele e poco presente fisicamente, solo per attenersi a regole dettate da una società, all'epoca, piuttosto arretrata); un padre che rifiuta la città rifugiandosi nella campagna agrigentina, nelle discussioni politiche e nelle passioni carnali; una bambinaia ungherese dal personalissimo vissuto e da tutti molto amata; un autista factotum fedele da sempre alla famiglia Agnello e Chiara, la sorella timida e cagionevole di salute.
Niente è stato cancellato dalla memoria di Simonetta. Tutto è ben presente nonostante siano cambiati gli orizzonti e siano trascorsi anni. Eccola descrivere le splendide pasticcerie della zona Politeama con le paste fresche e i pupi di zucchero delle feste; la vita nel liceo ginnasio Garibaldi, le feste tradizionali condivise con i cugini, la lettura dei libri e quel lontano primo ballo.
Questo romanzo resta un progetto ben concepito ma non decolla.
Lo stile e la scrittura della Agnello Hornby non sanno mettere in risalto la memoria del cuore con quei sentimenti e quelle emozioni che riuscirebbero a travolgere il lettore più distratto.
Abbiamo solo immagini...tante, impresse nella mente dell'autrice e che vengono riportate al lettore meccanicamente, senza poesia né tenerezza, emozioni queste, che non dovrebbero assolutamente mancare in un romanzo della memoria. Una scrittura totalmente asettica.
Durante la lettura mi è sembrato di confondermi per un attimo col piccolo protagonista del film Malena di Tornatore; spiavo gli accadimenti attraverso una persiana socchiusa, osservavo vite di gente sconosciuta, sentivo parlare di luoghi mai visitati e di eventi disparati ma, a differenza sua, non ne ero coinvolta anzi, ero annoiata. Ed è questo quello che mi ha lasciato questa narrazione tanta, tanta noia. Peccato.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
  • no
Trovi utile questa opinione? 
240
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

8 risultati - visualizzati 1 - 8
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Peccato davvero. La memoria combinata alle immagini di una zona così stimolante! :-)
Brava tu a mettere in luce la ricchezza delle premesse.
In risposta ad un precedente commento
LittleDorrit
02 Novembre, 2013
Segnala questo commento ad un moderatore
Grazie Bruno!
Sono arrabbiata con l'autrice...la Sicilia, antica e suggestiva, i siciliani, gente di tradizione, saggia e amorevole raccontati con tale distacco.....bah!!!!
A me fa più o meno lo stesso effetto la Maraini... Cercasi talento disperatamente :-)
gracy
02 Novembre, 2013
Segnala questo commento ad un moderatore
La Agnello continua il filone dei ricordi, a me piace, nell'ultimo Sellerio che ha pubblicato "Un filo d'olio" io mi sono commossa, ma sono di parte, tanti ricordi della campagna agrigentina...passo tutti i giorni dalle campagne di Villaggio Mosè e non posso non immedesimarmi, ma capisco la noia che l'autrice può fare scaturire se manca il tocco magico.
In risposta ad un precedente commento
LittleDorrit
02 Novembre, 2013
Segnala questo commento ad un moderatore
@Cristina: hai proprio ragione....tante parole ma poco talento....ritenterò sperando di essere più fortunata. Grazie davvero!
@ Gracy: carissima, sapevo che con la mia recensione avrei potuto colpire i sentimenti di qualcuno ma credimi se ti dico che questo romanzo non emana luce....grazie!
In risposta ad un precedente commento
gracy
03 Novembre, 2013
Segnala questo commento ad un moderatore
Si Marcella e ti credo, se non emana luce rimane ben poco!
Mai letta la Hornby, non mi attira...
In risposta ad un precedente commento
LittleDorrit
04 Novembre, 2013
Segnala questo commento ad un moderatore
Dopo questa lettura non so....per leggerla nuovamente dovrebbe proprio colpirmi ma ho carpito il suo stile e non fa per me :) grazie Cub
8 risultati - visualizzati 1 - 8

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Fumana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Parole nascoste
Ricordatemi come vi pare
Il fuoco che ti porti dentro
Il dolore non esiste
Dare la vita
Come d'aria
Tempesta
Vecchiaccia
Stirpe e vergogna
Proust e gli altri
Una persona alla volta
I due palazzi
Scottature
Al giardino ancora non l'ho detto
Il lato fresco del cuscino
Senza