Dettagli Recensione

 
Il principio del ventaglio
 
Il principio del ventaglio 2013-06-20 08:51:47 Cristina72
Voto medio 
 
3.0
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
Cristina72 Opinione inserita da Cristina72    20 Giugno, 2013
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Per fortuna va tutto bene

Cuore pulito, mente sveglia, piedi ben piantati per terra. E' il ritratto che viene fuori da questa autobiografia, seguito di un libro dove il protagonista narrava la sua infanzia di colono italiano in Etiopia. Qui si riparte dall'Eritrea, dove la sua famiglia è costretta a trasferirsi a seguito dei disordini di Addis Abeba.
L'impero coloniale dell'Italia fascista in Africa è agli sgoccioli e sono gli inglesi a prendere il sopravvento, con una politica che lascia però molta libertà agli italiani insediati nel posto.
Le pagine scorrono veloci, tra i ricordi di un ragazzino che non trascura i minimi particolari di un'esistenza decisamente felice, dove i problemi si appianano “con l'aiuto di Dio”, il coraggio e la buona volontà.
Lo stile non è perfetto, a volte ci si perde in dettagli superflui, ma è un difetto che a tratti diventa perfino un pregio, vista la purezza della narrazione: “Mi piace osservare le formiche che camminano velocemente una dietro l'altra lungo la pista che si forma man mano che transitano. Alcune trascinano un pezzo d'erba più grande di loro. Non me la sento proprio di ammazzarle”.
Attraverso i suoi occhi limpidi scopriamo usi e costumi di un pezzo di terra africana, dove gli italiani vivono e lavorano in tutta tranquillità mentre l'Europa è straziata dalla guerra.
Il suo ritorno in Italia, ormai adolescente, ci offre uno spaccato di vita dal dopoguerra fino agli anni Sessanta da cui emergono con chiarezza i germi dei mali che avveleneranno il Paese nel corso degli anni. Ma Lorenzo va dritto per la sua strada, tra studi universitari, servizio militare e festicciole,
fino alla laurea, festeggiata in famiglia con una torta “senza candeline” preparata dalla madre, al primo lavoro e, soprattutto, al coronamento del suo sogno d'amore: “Usciamo dalla Chiesa tra gli abbracci festosi di tutti e il saluto del sole”.
Sono pagine che allietano lo spirito e fanno riflettere senza inquietare, mentre si finisce per aspettare la consueta e rassicurante frase del narratore: “Per fortuna va tutto bene”.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
210
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.3 (3)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Parole nascoste
Ricordatemi come vi pare
Il fuoco che ti porti dentro
Il dolore non esiste
Dare la vita
Come d'aria
Tempesta
Vecchiaccia
Stirpe e vergogna
Proust e gli altri
Una persona alla volta
I due palazzi
Scottature
Al giardino ancora non l'ho detto
Il lato fresco del cuscino
Senza