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Molte vite, un solo amore
 
Molte vite, un solo amore 2020-06-06 10:18:29 Endlesslybooks
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4.6
Stile 
 
4.0
Contenuti 
 
5.0
Approfondimento 
 
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5.0
Endlesslybooks Opinione inserita da Endlesslybooks    06 Giugno, 2020
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Questo è un libro che inevitabilmente invita a interrogarsi, le tematiche proposte non sono di certo semplici; gli ingredienti per affrontare una lettura del genere sono una forte curiosità e credenza.

Brian Weiss è uno psichiatra famoso per essersi specializzato nell’ipnosi regressiva. Secondo coloro che praticano questo metodo il paziente sarebbe in grado di ripescare dei ricordi rimossi dalla parte conscia. Essi non sono altro che la fonte di un malessere fisico o psichico che non guarisce con i metodi e le terapie tradizionali. Freud stesso praticava l’ipnosi, ma questo di cui andrò a parlare è un ramo più specifico, che vuole andare ancora più in profondità, ricercando le cause non nell’infanzia bensì nelle vite passate. Qui chiaramente si aprono molte porte collegate alla parapsicologia, meditazione, spiritualismo, misticismo.

Weiss iniziò ad interessarsi all’argomento dopo l’incontro con la paziente Catherine: lei cambiò il suo approccio di vedere le cose. Durante una normale seduta, dopo aver ascoltato queste parole: “ritorni al momento in cui i sintomi sono iniziati”, la donna fece un salto temporale di secoli e raccontò la sua esperienza di una donna di quell’epoca, con sembianze diverse, con una vita diversa. Dopo questo input, lo psichiatra decise di specializzarsi in questo campo e ha fatto regredire moltissimi pazienti alle vite passate; tra cui Pedro ed Elizabeth.

Sono due individui distrutti dalle proprie esperienze di lutto: lei perse l’amata madre e lui il fratello. Sono solamente due pazienti normali, avuti nello stesso periodo. Non si erano mai incontrati nello studio, tantomeno fuori. Generalmente, la prima seduta serve per introdurre la vita del paziente e i possibili disturbi, poi si prosegue con l’ipnosi. I pazienti vengono trascinati in uno stato simile a quello meditativo profondo. Solo in questo modo è possibile tornare indietro all’infanzia ma anche in luoghi più lontani.

Non è detto che ciò che viene visto sia vero a tutti gli effetti, può essere anche una fantasia dato che la parte razionale della mente è fuori gioco. Qualunque cosa sia, dopo averla affrontata, c’è un notevole miglioramento nel paziente. Ciò che per me è inspiegabile è la forte sensazione che si prova per certi episodi, che fanno sembrare un vero ricordo: Pedro sudava rievocando la sua morte per una malattia. Come può solo essere frutto della dimensione onirica? Certo, anche nei sogni viviamo emozioni diverse (basti pensare all’intensità di certi incubi…). Ciò che viene riportato da chi si sottopone all’ipnosi, sono per lo più eventi traumatici che poi vengono risolti misteriosamente, ma nessuna cura o medicina attuale può curarli. Come si spiega ciò? Molte persone hanno sostenuto di avere dolori fisici in zone del corpo che in una vita precedente erano state ferite mortalmente.

Le rievocazioni possono essere differenti: felici, tristi, dettagliate, poco dettagliate, le persone si vedono in epoche diverse, con un aspetto diverso, un nome diverso e a volte riconoscono un’anima che è anche presente nella loro vita corrente. E’ stato il caso dei due protagonisti del libro: almeno in due vite passate hanno riconosciuto l’anima dell’attuale fratello e della madre da poco venuti a mancare. Quando si realizza che, ci si è già incontrati da qualche parte nel tempo, e che quindi ci si reincontrerà in futuro; il disagio passa. Magia? Miracolo? E’ difficile spiegare cosa possa essere tutto ciò, la questione è se crederci o no come con tanti altri grandi interrogativi che ci poniamo ogni giorno. Non ci è dato conoscere la risposta, è una questione di fede.

Weiss inizialmente non fece caso alla possibile analogia tra una vita che i due pazienti sembravano aver condiviso insieme. Molte cose coincidono ed è qui che il mistero è più forte. Come possono due sconosciuti ricordarsi uno stesso evento? Com’è possibile che “sognino” lo stesso episodio con due punti di vista diversi? Sono a Gerusalemme, lei si chiamava Miriam. Il padre era un vasaio, un uomo buono, che fu ucciso dalla crudeltà dei soldati romani che amavano torturare i cristiani. Venne legato a un carro e lo trascinarono per poi picchiarlo e lasciarlo morire per strada. In fin di vita riuscì a guardare la figlia devota che per un’ultima volta lo abbraccia dicendogli “Ti voglio bene padre”. Questo era il ricordo descritto da Elizabeth.

Pedro rievocò di essere stato trascinato dai soldati e di essere morto tra le braccia della figlia; lui non la riconobbe come qualcuno di presente nella sua vita attuale. Quando lo psichiatra gli chiese se il suo nome fosse Eli, lui lo ricordò e disse che il suo nome di battesimo era Elihu. Pedro rievocò due volte lo stesso episodio, a distanza di mesi. La seconda seduta parve più dettagliata, ricordò di essere stato ferito gravemente a terra, alcuni soldati lo abbandonarono steso, morente: sente che è la fine. Corre verso di lui la figlia che lo culla e lo abbraccia dicendogli: “Ti voglio bene padre”. Lui non poteva più parlare per il dolore ma i loro sguardi si erano capiti. Entrambi potrebbero aver condiviso un’ altra vita insieme: nella Cina Occidentale/Mongolia. Lo psichiatra iniziò a unire i pezzi di un puzzle contorto, si accorse che Elizabeth, mesi prima aveva parlato dello stesso episodio ma dal punto di vista di Miriam.

Queste due anime non si erano ancora incontrate in questa vita. Frenato dal dovere di mantenere il segreto professionale, tentò di mettere vicini gli appuntamenti, in modo tale da vedere se ci fossero reazioni nella sala d'attesa. L’esperimento fallì. Ma fu il destino a farli incontrare su un volo aereo poco tempo dopo. Entrambi ricordarono di essersi incontrati nella sala d’attesa dello studio di Weiss. Iniziò così la loro relazione. E’ molto interessante cercare di capire il concetto di anime gemelle che possono ritrovarsi nel corso del tempo; forse quando le loro missioni da compiere sono più o meno le stesse. Come può tutto questo essere frutto della casualità? Come si spiega una cosa del genere? Sicuramente il lettore viene proiettato a una vastità di domande che non può non porsi dopo la lettura del libro.

La spiritualità è qualcosa che al giorno d’oggi viene considerata inutile, ne stiamo perdendo il contatto a favore del mondo materiale che solo ci distrae dalla nostra vera missione: imparare l’amore in tutte le sue forme.

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Commenti

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Splendida recensione Valentina, sto leggendo da ieri questo libro e lo sto letteralmente divorando!
Ciao! Sono tematiche particolari e curiose, non adatte a tutti forse. Ma è molto interessante quello che viene descritto :)
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