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ALLA FINE DEI CONTI, IO CI CREDO
Se leggo libri che trattano tematiche delicate ed importanti, mi piace sempre sapere chi scrive cosa….. Quindi presumendo che faccia piacere a tutti sapere chi è colui che scrive molto, anzi moltissimo di religione, vi presento l’autore….Chi è Rino Cammilleri? Un giornalista e scrittore mi direte voi…. Esatto! Ma desidero aggiungere qualche notizia per dare modo di capire perché Rino Cammilleri si diletti a scrivere tanti libri sulla religione cattolica.
L’autore nasce nel 1950, si ritrova a vivere in pieno il “delirio collettivo” (come ama definirlo) del 1968 e viene travolto come tutti (o quasi) i giovani dell’epoca dai miti di quella stagione.
A 24 anni la conversione… :L’autore dice: “il nichilismo è insito in una scelta diversa da quella cristiana, dopo “l’ubriacatura” politica, vidi qualcosa che non andava…..”
“Il cristianesimo ci salva dalla schiavitù dell’orizzonte culturale del tempo” (Chesterton)
E’ per Cammilleri la rivelazione di una VERITA che ci rende LIBERI.
Dio è l’esigenza dell’anima di far tornare tutti i conti.
La conversione dell’autore inizia con una semplicissima, ma efficace preghiera: “Signore fa che io veda”
Ed il Signore ha esaudito questa richiesta, Cammilleri si definisce CCP ( credente, cattolico, praticante).
Non scevro da critiche nei confronti dei cattolici stessi, che definisce per la stragrande maggioranza, poco conoscitori della “materia”…. Ignoranza rivolta al cattolicesimo stesso, dopo il catechismo, nessuno approfondisce più certe tematiche, nessuno desidera meditare le Scritture, pregare… Ecco che domande un poco più complesse rivolte ad un credente, rimangono senza una risposta certa esaustiva e sicura.
Eh sì che Pietro nella prima lettera dice: “siate sempre pronti a rendere ragione di ciò in cui credete.”
Proprio per questo motivo Cammilleri si pone in una posizione di testimonianza del Mistero, così come lui è capace di fare…. Attraverso lo studio e la scrittura. Ecco che i suoi libri sono un’immagine dettagliata e completa di ciò che vuole trattare, scritti con una precisione minuziosa, chiari, semplici.
La sua strada è un apostolato volto ad informare, nella libertà i fratelli.
Cosa chiedere di meglio?! Questo libro non tratta solo l’evento “Medjugorie”, non narra solo i pellegrinaggi che l’autore ha compiuto in questo luogo di pace. C’è molto di più, tanto che ne consiglio la lettura anche solo per soddisfare la vostra curiosità… Questo autore ha la capacità di spaziare con padronanza epoche storiche, di collocare con precisione fatti e persone, di argomentare a 360 gradi la tematica spirituale; oltre che parlare apertamente senza filtri della propria esperienza di conversione e fede ( che non è così scontato…); Il risultato a mio avviso è interessantissimo:
“Dovete sapere (se già non lo sapete) che una conversione non toglie la croce, tutt’al più la cambia (quando non la aggrava). Certo, la conversione resta una grande grazia, perché, nella peggiore delle ipotesi, ti reimmette sulla strada verso il Regno dei cieli, l’unica cosa che davvero conti. La conversione dà quel “senso della vita” che altri non hanno, impedisce la disperazione e l’angoscia esistenziale, insegna quale sia la cosa giusta da fare in ogni circostanza, scaccia la sensazione di solitudine. Scusate se è poco.”
Apprezzo la schiettezza di Cammilleri nell’esprimere il proprio pensiero, e lo fa senza indugio…
“Piace il Gesù che moltiplica i pani e guarisce i malati, ma non il Cristo che insegna. O che redarguisce”
“ … non spetta a noi chiederci cosa verrà dopo, solo fare quello che ci è chiesto di fare ora. E “ora” la Madonna di Medjugorje chiede conversione, preghiera e digiuno.”
Che dire cari amici, è una lettura piacevole, controcorrente in ogni caso, che permette di avere un ampio respiro sulla nostra quotidianità, sul senso della nostra vita e concludo rubando la frase finale dell’autore:
“Alla fine dei conti, io ci credo”!
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Colgo una frase su cui riflettere : "Il Cristianesimo ci salva dalla schiavitù dell'orizzonte culturale del tempo" (Chesterton).