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Le Confessioni di tutti
Le Confessioni di Agostino sono le Confessioni di tutti. Un libro antico ma sempre attuale, moderno, aperto, un classico in tutti i sensi. Non può mancare nella biblioteca di chi crede nella vita in tutte le sue forme e manifestazioni.
Aurelius Agostinus nacque da padre pagano e madre cristiana a Tagaste, la moderna Suq al-Ahras in Algeria. Simpatizzante dei manichei, Agostino si avvicinò al Cristianesimo lentamente sotto l'influenza di sua madre, di Sant'Ambrogio di Milano e a seguito di diverse letture fatte sulle conversioni di Vittorino, traduttore di Plotino e di Ponticiano, un amico africano a seervizio dell'imperatore. Nel 387 venne battezzato e ritornò in Africa e a seguito della morte della madre divenne prete e poi nel 395 vescovo di Ippona. Le sue controversie con i Manichei gli fecero scrivere diversi libri per confutare questa teoria basata sul dualismo e sulle presunte contraddizioni del Vecchio e del Nuovo Testamento. Entrò in disputa anche con i Donatisti i quali ritenevano che l'efficacia dei sacramenti dipendeva dal valore di chi li somministrava. Fu in polemica anche con Pelagio il quale affermava che la perfezione umana può essere conquistata anche senza la grazia divina. Lo stile di Agostino è tutto pieno della profondità del suo sapere e della vastità dei suoi interessi. In effetti i suoi insegnamenti sono stati ampiamente usati dalla Chiesa Cattolica per diffondere la sua dottrina.
Questa autobiografia dimostra chiaramente che Agostino non era affatto promesso alla santità e alla castità. In effetti le sue Confessioni appaiono superiori a quelle di Rousseau altrettanto famose e lontane nel tempo.
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