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Testimone della speranza
 
Testimone della speranza 2012-01-30 12:59:09 Danilo82
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Stile 
 
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3.0
Danilo82 Opinione inserita da Danilo82    30 Gennaio, 2012
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Una vita spesa per il mondo: la storica biografia

Questa non è solo una biografia fra le tante di Karol Woity?a (1920-2005), il beato papa Giovanni Paolo II. Questa è “la” biografia. Completa, dettagliata, complessa, puntuale. La prima che sia stata scritta in assoluto (nel 1999), riveduta e aggiornata con un ulteriore capitolo nel 2006 a un anno di distanza dalla morte del pontefice. Si tratta di Testimone della speranza. La vita di Giovanni Paolo II, del teologo cattolico George Weigel (ed. Oscar Storia Mondadori, Voll. 1-2 pp. 1320).

Il pregio di questa biografia sta nell’aver messo ordine all’imponente mole di documentazione dei ventisei anni di pontificato e nell’aver fornito il quadro storico della vita e della formazione del giovane Woity?a tra nazismo e comunismo. Incuriosisce il primo volume, che nella copertina raffigura il profilo di un giovane Karol segnato dalla guerra e dalla perdita in tenera età di padre, madre e fratello. Commovente l’iter che porta Karol dalla recitazione e dalla letteratura polacca alla scelta del sacerdozio. Ruolo chiave nella scelta l’hanno avuta: le letture illuminanti di Giovanni della Croce, Teresa d’Avila, Luigi Grignon de Monfort e Caterina da Siena; la figura paterna, anch’egli di nome Karol, chiamato affettuosamente “Generale”, uomo colto e molto devoto; la figura di Jan Tyranowski, laico cattolico, sarto di professione e ideatore del movimento chiamato “Rosario vivente”, dal quale il giovane Karol ha ripreso l’amore alla Vergine.

Il racconto si snoda tra i primi turbamenti, il nascondimento durante l’epoca nazista, il seminario svolto in clandestinità nel palazzo del primate di Polonia cardinale Adam Sapieha, l’ordinazione sacerdotale, i primi incarichi pastorali, le gite in canoa e in montagna con i giovani, l’esperienza da professore dell’Università Cattolica di Lublino. Di questi primi anni, Weigel descrive la cordialità dell’uomo più che l’ombra del teologo, l’amicizia e la confidenza con i ragazzi che decidevano di stargli vicino, il carisma dell’uomo di Dio e dell’uomo di lettere. Nella testimonianza di uno di questi ragazzi c’è il fascino dell’uomo-Woity?a: “Oggi molti preti cercano di essere come i ragazzi. Noi cercavamo di essere come lui” (Vol. 1, p. 132).

La seconda parte della vita di Karol è l’ascesi fino al soglio di Pietro. Da vescovo ausiliare ad arcivescovo, a cardinale, a papa. Infine, il secondo volume raccoglie la terza parte della vita di Karol, il terzo pontificato più lungo della cristianità. Questa è la storia che tutti conoscono, la storia dell’uomo che viene “di un paese lontano” (Vol. 1, cap. 7) e che sa farsi voler bene da tutti, in primis dai cittadini romani. Non mancano i punti critici, le questioni spinose, le sfide quotidiane di un papato che ha varcato la soglia del terzo millennio. Un capitolo che approfondisce l’apporto specifico di Giovanni Paolo II alla caduta del comunismo è il nono del primo volume, intitolato “Quante divisioni ha il papa?”, famosa domanda sprezzante che Stalin fece nel 1945 durante la conferenza di Yalta, a proposito delle critiche ricevute da Pio XII sul suo atteggiamento politico.

In questa biografia c’è tutto il contesto politico-economico-sociale ruotato attorno alla figura di uno dei papi più amati nella storia. Anche se la lettura risulta impegnativa, piena zeppa di citazioni, stralci d’interviste e note di lettura, l’immenso lavoro di Weigel è già esso stesso la testimonianza di come la figura di Karol Woity?a abbia impregnato con la sua personalità tutto il XX secolo. La biografia è avvalorata dallo stesso Weigel che, nel prologo dell’opera, descrive l’atteggiamento di Giovanni Paolo II durante la stesura del testo: “è troppo rispettoso degli altri per poter mai pensare di esercitare un controllo editoriale su un lavoro non suo” (p. 20).

Buona parte delle biografie successive attingono ai capitoli di questo enorme lavoro. In una ipotetica libreria, i due volumi della biografia non sfigurerebbero accanto alla Seconda guerra mondiale di Arrigo Petacco e alla Storia d’Italia di Indro Montanelli. La vita di Giovanni Paolo II è storia: storia politica, storia filosofica, storia letteraria, storia della Chiesa, storia di speranza. Storia di un uomo che ha detto sì a Dio e che, pur perdendo tutto (affetti, famiglia, tranquillità, amicizie), ha trovato un intero mondo disposto a confermarlo nella sua missione.

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