Dettagli Recensione
Si non caste,tamen caute
Carmelo Abbate è salito agli onori della cronaca per molti reportage coraggiosi condotti in prima persona; si è finto migrante per descrivere la criminalità che controlla la mano d'opera in nero nelle regioni del sud, si è spacciato per medico per indagare sulla malasanità in alcuni nosocomi italiani.
L'estate scorsa il suo articolo "le notti brave dei preti gay"pubblicato
da Panorama fece grande scalpore,questo saggio è l'interessante conclusione
di un 'inchiesta che l'ha portato ad approfondire il rapporto sesso - Vaticano a trecentosessanta gradi.Ne esce fuori un quadro sconcertante di buona parte del clero: pedofilia, omosessualità,
coppie di fatto etero e non, ignoranza ed anche aids, c'è proprio di tutto nel popolo
dei casti , come ha soprannominato Abbate, il clero cattolico dalla doppia vita. Sarebbe riduttivo però ritenere questo reportage solo un pretesto per far scandalo o sollecitare la pruderie voyeuristica di certi lettori.Al contrario Abbate vuole combattere l'atteggiamento ottuso di certa gerarchia ecclesiastica che si rifugia dietro il segreto a tutti i costi, mi viene in mente l'episodio raccontato dallo psicoterapeuta Richard Sipe del vescovo morto di AIDS al cadavere del quale vengono spezzate le gambe, da un medico compiacente, per dichiarare in seguito che il decesso era avvenuto per una rovinosa caduta.Il giornalista si scaglia contro l'arroganza dell'establishment Vaticano di ritenersi immune, ingiudicabile, scusabile sempre! E' un testo che farà discutere e spero che nel suo piccolo serva a far capire a chi deve capire che per il bene della Chiesa bisognerebbe smetterla di tenere la testa sotto la sabbia per non risvegliarsi un giorno con i templi completamente vuoti.
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