Dettagli Recensione
Il sonno della ragione.
Strano che proprio a me sia stato regalato un libro del genere.
Parliamo di qualche tempo fa.
Come sempre chi scrive, intendo l'autore, si è inventato una persecuzione vaticana inesistente, vedi "Imprimatur", onde presentare al lettore qualcosa di..."nuovo".
La tesi circa la non esistenza del Nazareno ha radici antiche, addirittura settecentesche. Qui viene ottimizzata da una certa propensione dell'autore a conoscere poco, o meglio, a non conoscere affatto ... le fonti storiche.
Si può comprendere la grande "importanza" dell'opera laddove vengono riportate frasi in un ebraico completamente inventato o tradotto a piacimento dell'autore; ma ancora di più laddove si mette in dubbio l'esistenza di Giuseppe Flavio che, come viene lasciato intendere, sarebbe un'invenzione nata per inventare altri.
Testo raccapricciante e d'inconsueta noia.
Ripeto,è strano debba tutelare proprio io gli interessi, diciamo così, del Cristianesimo.
Ma questo ... coso...non vale proprio nulla.