Dettagli Recensione
L'anima e il suo destino
Difficile condensare in poche righe il senso e le emozioni di questo libro. Come sottolinea il card. Martini nell'introduzione del testo, anche io "penso di sentire parecchie discordanze su quanto tu concludi in diversi punti", ma il ragionamento onesto e sincero che l'autore pone sulle questioni affrontate creano automaticamente curiosità e discussione - e, in fondo, il bello dello scoprire Dio è proprio questo: essere curiosi e discutere su quell'amore che tanto desideriamo e che la Chiesa così confusamente cerca di trasmetterci. C'è una frase che, secondo me, riassume benissimo l'emozione che ho provato leggendo questo libro: "Ciò che realmente guida la lettura della Bibbia è la teologia che sta nella testa dell'interprete. Alla Bibbia si richiamano tutti: ortodossi, luterani, calvinisti, anglicani, valdesi, testimoni di Geova, battisti, avventisti del settimo giorno, metodisti, cattolici e molti altri ancora, senza che essa sia in grado di produrre unità. E così è stato sempre nella storia della Chiesa, dove non è sorta eresia senza i suoi solidi fondamenti biblici." (pag. 250)