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Hardeep in trip
Hardeep è stato nella Gran Bretagna degli anni settanta un ragazzino robusto dai tratti somatici orientali e con un turbante in testa. Un abbinamento potenzialmente letale, se non dotati di una buona dose di senso dell'umorismo. Diventato in seguito un eccentrico conduttore televisivo che sfoggia la tipica gonna a quadri di Glasgow accompagnata da un bel turbante rosa, l'autore del volume continua a ostentare il suo essere qualcosa di diverso. Questa dicotomia, o contrasto, che dir si voglia è la molla che lo spinge ad intraprendere il viaggio che sarà la base di questo libro. L'idea iniziale è quella di visitare le più importanti città indiane portando sul posto alcune cibi tipici inglesi. Una specie di incontro di pace con al posto di bandiere bianche e dichiarazioni d'intenti pietanze benauguranti. La pace da stringere è quella tra l'Hardeep indiano legato alle tradizioni e quello scozzese proiettato verso la vita anglosassone.
Volume abbastanza gradevole. A tratti presenta qualche momento divertente, descrizioni simpatiche degli indiani e una generosa dose di autoironia. A tratti invece il divertimento è forzato e lo humor poco condivisibile. Nel complesso la bilancia pesa comunque verso i lati positivi.
Il ritratto che ne esce dell'India. i racconti d famiglia e gli aneddoti sull'infanzia di Hardeep sono la parte di gran lunga e probabilmente avrebbero potuto stare in piedi da soli senza ricorrere al viaggio come pretesto per metterli su carta.