Dettagli Recensione
Appunti dalla Moleskine
Un viaggio ai confini del mondo, proprio qui in Patagonia, è uno dei miei sogni. Questo piccolo libro, fatto di brevi capitoli tratti dagli appunti sulla Moleskine presi da Sepùlveda durante il suo viaggio, mi ha ancora più incuriosito ed attratto che non il più famoso testo di Chatwin e mi ha permesso di entrare molto di più nell’anima di questa regione, così vasta, così ricca di natura e soprattutto così piena di avventure. Perché la vera essenza di un viaggio sta non solo nel vedere quello che il mondo ci regala, ma anche nel vivere gli incontri, nel leggere negli occhi le persone, nel parlare con loro. Tutto questo ci fa davvero capire il mondo. E se da una parte lasci un po’ il cuore su quel trabiccolo su cui lo scrittore ha avuto il fegato di salire e da cui ha avuto privilegio di guardare l’Amazzonia dall’alto, nonché il mare di cotone rosa dei fenicotteri, dall’altra ti sembra di essere di fianco a lui quando arriva nella cittadina rumorosissima di Rìo Mayo e ti senti anche tu circondato da gauchos e peones, anche se stai leggendo tranquillamente nel tuo letto. La storia del piccolo Panchito Barrìa e del suo amico delfino mi ha commosso, il personaggio del capitano Palacios mi ha fatto sorridere e sentire tutto il calore dell’umanità più stramba e più vera, il racconto della magia della fioritura delle rose di Atacama mi ha lasciato senza parole. Un piccolo libro che fa innamorare o reinnamorare della vita, perché vivere è un magnifico esercizio.
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E in Patagonia ci andro' pure io.